«Sostegno, continuità da garantire»
Scuola, si riparte ma con qualche intoppo

Lo Snals denuncia: «Ora di ruolo, non potranno insegnare nell’ultima scuola coperta. Così solo a Bergamo».

Non solo sono pochi. Sulla «categoria» degli insegnanti di sostegno si moltiplicano i grattacapi. Come quelli evidenziati dallo Snals, il sindacato autonomo dei lavoratori della scuola, che riguarda la mancata concessione di utilizzazione del personale in una scuola dove l’insegnante aveva lavorato in precedenza. Il caso riguarda alcuni insegnanti della Bassa che, una volta nominati in ruolo su scuole di ambiti differenti da quello di provenienza, hanno chiesto l’utilizzazione sull’ultima scuola in cui avevano prestato servizio. Una prassi consolidata nel mondo della scuola, anche per consentire agli studenti disabili, più fragili, la possibilità di avere una continuità didattica maggiore.

«L’anno scorso – spiega Loris Renato Colombo, dello Snals provinciale – questi docenti non erano di ruolo. A inizio della scorsa settimana hanno avuto la nomina sul sostegno e hanno chiesto di essere utilizzati nell’ultima scuola dove avevano prestato servizio. Solitamente questo passaggio viene concesso (ed è ovviamente previsto dalla normativa). Quest’anno invece la risposta è stata negativa». Il Provveditore Graziani: «Problema legato all’applicazione del contratto regionale»

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