Stadio, novità sulla tribuna Ubi
Tre ipotesi per il suo rifacimento

L’ufficialità l’ha data l’ad Luca Percassi: l’anno prossimo si metterà mano alla tribuna Giulio Cesare (ora Ubi), «con quale tipo di intervento lo vedremo» ha aggiunto nell’intervista a L’Eco di Bergamo.

Ora la palla passa (torna) in mano ai progettisti che dovranno studiare la soluzione più adatta sia dal punto di vista architettonico che alle esigenze della società nerazzurra. Le ipotesi sul tavolo sono sostanzialmente tre, tutte con una base comune: la necessità di rivedere l’angolazione degli attuali gradoni, così da portarli da 60 ad 82 centimetri per accogliere i nuovi seggiolini, in assoluta continuità con quelli posati nella nuova Nord. Ne consegue una riduzione della capacità della tribuna di circa il 15-20%, già calcolata nella capienza definitiva dello stadio a restyling ultimato, circa 23 mila spettatori.

La prima ipotesi di lavoro è un semplice adattamento della tribuna ai nuovi canoni. Ma la società nerazzurra pare non ritenerla più adatta ad uno stadio rimodernato. Si passa quindi all’ipotesi numero 2: la sostituzione dell’attuale copertura con una nuova che copra tutte le file, ma dietro le quinte si starebbe facendo strada l’ipotesi 3, decisamente più ambiziosa: rivedere l’assetto della Ubi in senso più ampio con una copertura in continuità con quella delle due nuove curve, che si stagliano ad un’altezza superiore rispetto alla tribuna Giulio Cesare.

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