Stadio, palazzetto, Montelungo, ex Ote
La Bergamo del futuro – Foto e video

Lo stadio, la nuova Gamec al palazzetto, il nuovo palazzetto all’ex Ote, l’università alla Montelungo. Forse è meglio fare un po’ di ordine, perché i progetti presentati nell’ultimo anno sono così complessi che è davvero difficile capire come cambierà il volto della città.

Se tutti andranno in porto – e le basi per portarli a termine sembrano essere molto solide – Bergamo non sarà più la stessa. Ai due «centri» tradizionali, Città Alta e il centro piacentiniano, se ne aggiungerà un terzo. Culturale? Giovane? Sportivo? E’ ancora presto per dirlo e si potrà scoprire solo strada facendo. La certezza è che con la trasformazione profonda di aree ora dismesse (o parzialmente dismesse) tutta l’area a nord est della città cambierà radicalmente vocazione. Residenze per gli studenti universitari, strutture sportive, un nuovo museo di arte contemporanea, residenze per giovani e anziani, una nuova casa per l’Atalanta, sono solo alcune delle novità della “nuova” Bergamo. Proviamo a capire a che punto siamo.

FOTO INTERATTIVA

MONTELUNGO

Le prime ruspe a partire (già questo mese) saranno quelle per abbattere i 27.400 metri cubi dei cinque edifici dell’ex caserma Montelungo. Il Comune sta lavorando al bando di gara (che dovrebbe chiudersi a settembre) per la progettazione definitiva ed esecutiva. L’Università di Bergamo acquisirà l’ex caserma per 4 milioni di euro, con un investimento di oltre 30 milioni per l’intera operazione che prevede, tra l’altro, la realizzazione di residenze per studenti universitari e di un centro sportivo. Fil-rouge, come ha ricordato il rettore Remo Morzenti Pellegrini, «è un’idea di aggregazione sociale per la città del futuro». Il cantiere durerà tre-quattro anni al massimo, per una consegna attesa per il 2021.

NUOVA GAMEC

A pochi passi da qui, il Palanorda. La struttura sportiva degli Anni Sessanta che, riqualificata (pare che uno studio di fattibilità circoli già, ma bisognerà vedere anche i prossimi passi della Banca Popolare, cioé se vorrà curare la progettazione o meno dei nuovi spazi), ospiterà la nuova Galleria d’arte moderna e contemporanea. La Banca Popolare di Bergamo, infatti, ha preferito questa opzione al progetto originario degli ex Magazzini generali di via Rovelli (dove, peraltro, era previsto anche il nuovo centro direzionale dell’istituto bancario).

http://www.ecodibergamo.it/videos/video/la-nuova-gamec-nellarea-del-palazzetto-dello-sport_1026178_44/

CHORUS LIFE

I tempi della nuova Gamec sono strettamente legati a quelli dell’ex Ote, l’area industriale dismessa tra le vie Bianzana, Serassi, Ghislandi e San Fermo, per 150 mila metri quadri in tutto, che il patron di Gewiss Domenico Bosatelli vuole rilanciare con l’avveniristico progetto «Chorus life». Centoventi milioni di investimento a carico del privato che realizzerà anche 11 milioni di opere pubbliche.

Tra cui non solo nuove strade, ma anche, appunto, un’arena multifunzionale da 6.500 posti, per eventi sportivi (e non solo). La costruzione di questo nuovo palasport permetterà di «liberare» gli spazi di via Oberdan, da mettere a disposizione delle opere d’arte. Dopo l’intesa siglata a dicembre tra Palafrizzoni e partner privato, per «Chorus life» si sta procedendo all’accordo di programma con la Regione, iter che si vorrebbe chiudere entro l’anno.

L’obiettivo è veder realizzato il piano entro il 2021: i tempi stimati sono sei mesi per la bonifica e tre anni e mezzo per completare tutte le opere, che ruotano attorno all’idea di un incontro intergenerazionale. Il fulcro, infatti, sarà un residence ultratecnologico per over 60, con attorno tutta una serie di strutture e locali per giovani, hotel e spazi commerciali compresi.

http://www.ecodibergamo.it/videos/video/chorus-life-la-bergamo-del-futuropalazzetto-100-alloggi-e-parco_1028514_44/

STADIO

Il Comune ha ufficialmente messo in vendita lo stadio comunale, presentando il bando di alienazione che sarà discusso il 20 febbraio in Consiglio comunale. Da allora saranno 60 i giorni di tempo a disposizione dei papabili acquirenti, che dovranno fare una proposta partendo dalla base d’asta di 7.826.000 euro. Questa è la cifra minima stabilita da Avalon, società specializzata a cui Palazzo Frizzoni ha affidato la stima del bene.

Un tesoretto che il Comune potrebbe già introitare a maggio. Il principale “indiziato” all’acquisto è il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi: «Speriamo di aggiudicarcelo ma sappiamo anche che possono esserci potenziali concorrenti» ha commentato il patron nerazzurro -. Abbiamo già studiato un progetto di massima che ci piace molto, ma che va ancora affinato per essere realizzato: quando e se avremo la certezza dello stadio, lavoreremo impiegando ulteriori importanti risorse economiche sul progetto attuativo. Per ora posso solo dire che l’Atalanta sarà presente: se ci sarà l’assegnazione, appena pronti mostreremo il progetto».

E specifica le fasi dei lavori: «Impossibile pensare di intervenire sullo stadio già quest’anno, si partirà nell’estate 2018 con la Curva Nord, a seguire nell’estate 2019 la Curva Sud, infine nell’estate 2020 la Tribuna Creberg, quella di viale Giulio Cesare. Il completamento dell’opera dovrebbe avvenire in concomitanza con l’avvio della stagione 2020/2021».

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