«Stavo pagando Porcino da tre anni»
Parla l’imprenditore Mario Metalli

«Ho segnato le cifre corrisposte all’ex direttore, gli davo denaro perché temevo di perdere l’appalto dei distributori in carcere». Gli inquirenti sono a caccia della lista relativa alle presunte dazioni.

C’è una lista delle presunte dazioni che, stando alle nuove accuse, Antonino Porcino avrebbe percepito da Mario Metalli. È stato lo stesso imprenditore di Urgnano, titolare della Alfa Express finito ai domiciliari con la figlia Veronica per una presunta corruzione e presunta turbativa d’asta, a rivelarlo venerdì 15 giugno ai pm Emanuele Marchisio e Maria Cristina Rota durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Lucia Graziosi.

In sostanza Metalli, che è finito nell’inchiesta per l’appalto dei distributori di snack e sigarette prodotti dalla sua azienda da posizionare nel carcere di Monza, ha parlato di richieste di denaro ricevute da parte dell’allora direttore della casa circondariale di Bergamo negli ultimi tre anni, e cioè da quando la Alfa Express ha cominciato a occuparsi della gestione delle «macchinette» in via Gleno.

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