Stop alle leggi pro caccia
Regione «impallinata»

Bocciati ieri in Regione Lombardia due progetti di legge per la caccia. Istanze affossate sui richiami vivi e i prelievi in deroga.

Vittoria del fronte anti-caccia ieri in Regione Lombardia. L’aula del Consiglio ha infatti bloccato due progetti di legge che si sarebbero dovuti discutere nel corso della giornata. Il primo avrebbe permesso ai cacciatori lombardi di poter rifornirsi dai roccoli, come successo fino a poche stagioni fa, di richiami vivi, uccelli selvatici da utilizzare per la caccia, il secondo proponeva la caccia in deroga per due specie, peppola e fringuello. Il voto contrario – e trasversale – si è espresso tramite l’approvazione delle questioni pregiudiziali, presentate dai gruppi di minoranza «+Europa» e «Lombardi Civici Europeisti». La decisione arriva dopo le polemiche di questi giorni (domenica scorsa, la morte del diciottenne ligure, ucciso accidentalmente da un cacciatore) e dopo che lo stesso ministero dell’Ambiente in una nota aveva avvertito la Regione Lombardia del rischio di incostituzionalità dei provvedimenti.

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