Tangente, due arrestati ammettono
Parla Arioli: quello era un metodo

Berera e l’imprenditore Lima confermano: i 75 mila euro sul conto austriaco erano una tangente. Montini non risponde. Intanto l’ex vicesindaco di Carona, indagato, fa riferimento a un «sistema».

L’ex sindaco di Foppolo Giuseppe Berera e l’imprenditore Sergio Lima, cui è riconducibile la Graffer che ha vinto l'appalto per l’installazione della telecabina Ronchi-Montebello, hanno corretto in parte le dichiarazioni rese in precedenza al pm Gianluigi Dettori e mercoledì 27 giugno, nel corso dell’interrogatorio di garanzia in carcere davanti al gip Ilaria Sanesi, hanno sostanzialmente ammesso. Sì, hanno fatto capire i due, i 75 mila euro transitati sul conto corrente austriaco intestato all’imprenditore Giancarlo Montini (il terzo arrestato che ieri s’è avvalso della facoltà di non rispondere) e finiti nelle tasche di Berera non erano il frutto di un prestito ma di una tangente. Per l’installazione della telecabina? Non c’è un abbinamento appalto-dazione, s’è capito, il che lascia intendere che potrebbero esserci altri fronti pronti ad aprirsi.

Mauro Arioli, ex vice sindaco di Carona, che nelle settimane scorse s’era presentato spontaneamente agli inquirenti per raccontare fatti nuovi, aveva parlato della sovraffatturazione di 200 mila euro del costo d’acquisto della seggiovia della Conca della Val Carisole allo scopo di spartirsi una presunta tangente con Lima, Montini e Berera.

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