Teatro Donizetti, corsa per la riapertura
Si fa l’impossibile per il 16 novembre

Si sta facendo tutto il possibile per l’«Ange de Nisida», creatura inedita di Gaetano Donizetti. Tutto per consentire agli appassionati di lirica di assistere, il 16 novembre, nel teatro intitolato al maestro, alla prima mondiale dell’opera che pareva andata perduta. Una riapertura straordinaria a cantiere aperto, in vista di quella definitiva, a maggio 2020.

Il Comune di Bergamo ha dato il suo placet alla seconda variante ai lavori, che ha portato costi extra per 1,948 milioni di euro. Il cantiere (la stazione appaltante è la Fondazione Teatro Donizetti) procede senza indugi, dando priorità agli interventi indispensabili alla riapertura. Poco più di due mesi per portare a termine ciò che i tecnici definiscono “approntamenti funzionali alla sicurezza”. Il pubblico non potrà certo accedere con torcia e casco da cantiere. Da qui a novembre si lavorerà quindi sull’allestimento e le luci dei palchi e gallerie, sul trattamento dell’aria e l’impianto termico, sulla pavimentazione della platea e sui camerini.

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