Tragedia di Villa d’Almè
Ale e Denis, due famiglie unite nel dolore

Il padre della ragazza uccisa dal colpo di pistola accidentale: «Non riesco a parlare, sono distrutto». La mamma ieri in visita ai genitori del fidanzato. Il parroco: «Un esempio immenso di forza e comprensione».

«Non ce la faccio a parlare, sono distrutto dal dolore». Al citofono ha la voce rotta dalla commozione Gianluigi, il padre di Alessandra Cornago, la studentessa ventunenne morta mercoledì sera a Villa d’Almè in casa del fidanzato Denis Zeni, suo coetaneo, per un colpo partito accidentalmente dalla pistola di quest’ultimo.

La risposta del padre di Alessandra arriva con pacatezza e gentilezza, due caratteristiche di questi genitori che stanno reagendo in modo esemplare alla prova più dura, la perdita di una figlia. Non si sono lasciati andare a sentimenti negativi, ma con comprensione e saggezza hanno deciso di stare vicino alla famiglia Zeni, consapevoli e certi che quella che si è consumata mercoledì sera è stata una fatale tragedia, che segnerà per sempre anche la vita di Denis e della sua famiglia.

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La prima testimonianza della straordinarietà di questa famiglia arriva dal parroco don Flavio Rosa della parrocchia di Ramera a Ponteranica, il paese di Alessandra: «Tutta la comunità è rimasta sconvolta. Io conosco il fratello di Alessandra, Lorenzo, e il papà, la ragazza non l’ho mai conosciuta e sto scoprendo il suo bel carattere in queste ore. Ho avuto diversi colloqui con la famiglia e so che sono molto vicini al fidanzato, Denis. Un esempio immenso di amore, vicinanza e comprensione».

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