Trasloco del mercato, ambulanti in corteo
Federconsumatori critica con la protesta

«Scendiamo ancora in piazza per protestare contro il trasloco del mercato in via Spino. Vogliamo sensibilizzare i cittadini». Lo dice Nicola Zarrella, presidente regionale dell’Ana. Federconsumatori: «Si dica chiaramente che il problema è la diminuzione dei posti disponibili. Posti che non sono soppressi ma spostati».

Dopo il volantinaggio al mercato del lunedì mattina, in Malpensata, nel primo pomeriggio del 29 aprile un nuovo corteo di protesta degli ambulanti è stato organizzato con una trentina di furgoni che raggiungeranno il Comune di Bergamo. Il tema è sempre lo stesso: contestare il trasloco e la riduzione dello storico mercato in via Spino. «La delibera del Consiglio comunale di Bergamo è stata impugnata dal nostro legale, l’avvocato Bonomo, e ora attendiamo fiduciosi l’esito: martedì depositeremo tutto al Tar - continua Zarrella, presidente regionale dell’Ana, l’Associazione nazionale ambulanti -. Abbiamo anche chiesto la sospensiva del provvedimento affinchè il mercato possa restare nella sede originaria e storica della Malpensata».

Sono una trentina i furgoni che percorrono il corteo a colpi di clacson dal piazzale della Malpensata a piazza Matteotti, passando da via Bonomelli, viale Papa Giovanni, toccando anche Porta Nuova. Il traffico è bloccato congestionando inevitabilmente, come la scorsa volta, la viabilità. Presenti polizia locale, carabinieri e polizia di Stato.

I manifestanti, davanti al Comune di Bergamo, si sono sdraiati per terra inscenando «la morte del mercato», spiega Zarrella. «Una protesta che vuole porre al centro il nostro problema e i disagi per la città, sensibilizzando i bergamaschi».

Critica Federconsumatori Bergamo: «Oggi il centro di Bergamo è stato “occupato” da alcune decine di ambulanti, con relativi furgoni, per protesta contro la decisione del Comune di spostare il mercato della Malpensata in via Spino – si legge in un una nota –. Tutto sommato il disagio per i cittadini è stato limitato. Però, ancora una volta, manca la chiarezza sui veri motivi legati alla manifestazione. Quale può essere l’interesse dei cittadini nel rinunciare a un nuovo parco in cambio del mantenimento di un mercato caotico che, oltretutto, si svolge una sola volta alla settimana? Allora si dica chiaramente che il problema è la diminuzione dei posti disponibili. Posti che non sono soppressi ma spostati».

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