Ubi, Il Patto dei Mille dice no a Intesa
«Offerta che ci sottovaluta e non ci tutela»

Dopo la bocciatura del Car, anche i soci bergamaschi respingono l’Ops di Ca’ de Sass. Manca solo la risposta dei bresciani.

Dopo il Patto di consultazione, il Car, anche il Patto dei Mille, (1,6%), che raccoglie una piccola rappresentanza di soci bergamaschi, boccia l’Offerta di pubblico scambio fatta da Intesa Sanpaolo per Ubi. Questo è il comunicato diffuso dal Comitato direttivo nel pomeriggio di lunedì 24 febbraio.

«Il Comitato direttivo del Patto dei Mille, in attesa di convocare l’assemblea, ha valutato negativamente l’Offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo, ritenendo che l’ipotesi di concambio – 17 azioni ISP contro 10 Ubi – sottovaluti significativamente il valore intrinseco del titolo Ubi e non consideri adeguatamente le sue prospettive reddituali. Il Comitato direttivo ritiene, pertanto, che l’operazione proposta non tuteli adeguatamente gli interessi dei soci di Ubi. Sotto il profilo industriale, il Comitato direttivo ha inoltre rilevato che l’operazione proposta avrebbe conseguenze negative sul capitale umano, vero punto di forza di un istituto di credito, nonché sul ruolo centrale di Ubi quale storica banca del territorio, anche alla luce dell’ipotizzata cessione di sportelli bancari a un altro istituto. Queste considerazioni si basano sulle informazioni disponibili allo stato attuale, non essendo ancora stato presentato da Banca Intesa il prospetto informativo alla Consob».

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