Ultimo saluto a Carlo Vimercati
Folla in Sant’Alessandro in Colonna

Tantissime persone e rappresentanti delle istituzioni ai funerali di Carlo Vimercati, morto martedì all’ospedale Papa Giovanni a 63 anni. Dal 2000 era presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca che aveva fondato, nata dalla Fondazione Cariplo con lo scopo di essere più vicina al territorio.

L’ultima sua apparizione pubblica risale al 23 luglio scorso, sulle tribune in piazza della Libertà in città per assistere alla finale di «Bergamondo» e per premiare i vincitori (l’Albania) del torneo di calcio per le comunità straniere organizzato dal Csi in collaborazione con L’Eco, Cisl e Credito Bergamasco, ma con un contributo della fondazione che presiedeva.

È morto martedì all’ospedale Papa Giovanni Carlo Vimercati, 63 anni, dal 2000 presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca che aveva fondato, nata dalla Fondazione Cariplo con lo scopo di essere più vicina al territorio. Tre anni fa gli fu diagnostico un tumore, che superò grazie alle cure dei medici del «Papa Giovanni» e ad una forza di volontà che gli permise di superare i momenti di scoramento. Nei giorni scorsi però purtroppo è stato colpito da un’arresto cardiaco generato da un’embolia polmonare che gli è stato fatale. È morto nella Terapia intensiva dell’ospedale.

Carlo Vimercati, che le persone più vicine chiamavano Charly, lascia la moglie Orietta (la coppia non aveva figli) e il fratello Giulio.I funerali sono stati celebrati venerdì mattina nella basilica di Sant’Alessandro in Colonna, in via Sant’Alessandro: moltissimi gli amici e rappresentanti delle istituzioni che hanno partecipato alle esequie. In chiesa il mondo dell’imprenditoria e della politica bergamasca. Per le istituzioni, gli assessori Brembilla e Angeloni oltre al presidente della Provincia Gafforelli. Don Nicola Brevi, vicario parrocchiale di Sant’Alessandro in Colonna, ha celebrato il funerale con una 30ina di sacerdoti concelebranti.

Al centro della sua omelia i temi della gratuità, della generosità e dell’accoglienza. Tra i numerosi interventi in ricordo della figura di Vimercati, quello di Silvia Lanzani, vicepresidente della Fondazione della Comunità bergamasca da un anno e consigliere dell’ente dal 2009: «Vimercati ha dato un’impronta personalissima alla fondazione. Il modo migliore per ricordarlo è continuare nel suo percorso». Un messaggio che aveva ribadito anche giorni fa: «Carlo era la Fondazione – aveva detto – e aveva una vocazione: farsi carico dei problemi altrui. Univa il suo essere profondamente cristiano a una grande concretezza. Era al di sopra delle parti, trattava tutti allo stesso modo e aveva il dono, raro di questi tempi, di saper ascoltare».

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