«Avevi voglia di conoscere il mondo»
Brusaporto, chiesa gremita per Emanuele

Chiesa gremita venerdì 4 ottobre alle 15 per una cerimonia toccante. Nella parrocchiale di Brusaporto è stato celebrato il funerale di Emanuele Ossoli, il 24enne precipitato lungo un sentiero a Valbondione, mentre si stava allenando di corsa verso il Curò. Fatale la caduta di 100 metri.

Già alle 14 la chiesa ha iniziato a riempirsi e tantissimi gli amici di Emanuele che hanno partecipato alle esequie, molto commuoventi. Con il parroco di Brusaporto, numerosi sacerdoti hanno celebrato la cerimonia funebre, conoscendo molto bene il giovane morto nella tragica caduta. In chiesa anche il sindaco del paese.

Il feretro, durante il corteo funebre, è stato trasportato dai fratelli, il cugino e gli amici più cari. Tantissime le persone che hanno dedicato a Emanuele un messaggio, un ricordo. Sulla bara la corona di alloro della laurea: proprio giovedì 3 ottobre avrebbe dovuto discutere la tesi in Ingegneria al Politecnico di Milano. «Sei sempre stato una persona curiosa, attiva. Ti chiamavamo amichevolmente “il disturbatore” proprio per la tua voglia di esplorare il mondo» racconta un amico. E poi ancora: «Il campo eri il più bravo - ricorda un compagno di basket -. Ora che sei in tribuna continua a guardarci e a proteggerci in questa partita che è la vita».

Il 24enne era impegnato nello sport e insegnava agli stranieri, a titolo di volontario, nell’accademia per l’integrazione della cooperativa Ruah di Bergamo. I suoi allievi hanno voluto dedicargli queste parole sulla pagina Facebook: «Emanuele è stato un nostro grande amico. Faceva infatti parte dei volontari che due volte alla settimana, dalle 20 alle 22 ci insegnano matematica e informatica. Ma non solo, Emanuele ci ha insegnato tante altre cose, per esempio avere speranza e fiducia, avere rispetto, apprezzare il bello che ci circonda».

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