Vaccinazioni, coppia falsifica le date
per iscrivere la figlia alla scuola materna

Avrebbero «taroccato» la data della lettera del centro vaccinale dell’Ats con la quale era stato fissato l’appuntamento per inoculare alla figlia di tre anni i vaccini previsti per legge. E pure la data dell’appuntamento stesso.

Un artificio per consentire alla bambina di essere iscritta alla scuola materna. La Procura della Repubblica di Lecco ha indagato una giovane coppia di genitori residente nella Bergamasca, la cui bimba frequenta una scuola del Lecchese, per il reato di falsità materiale commessa dal privato (articolo 482 del codice penale).

Il caso è emerso dai controlli incrociati a campione, introdotti per verificare l’ottemperanza di quanto disposto dalla legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale. È emersa la non rispondenza delle date riportate nella documentazione rilasciata dall’Ats relativa allo stato vaccinale della piccola e quella presentata alla scuola: la data del certificato e quella dell’appuntamento fissato per mettersi in regola con quanto previsto dalla legge, nei due documenti, non corrispondono.

Motivo della presunta manomissione, spiega l’avvocato Arveno Fumagalli del foro di Lecco, che ha assunto la difesa dei due indagati, sarebbe un precedente significativo per la storia della famiglia: alla zia della bimba, sorella della mamma, oggi 23 anni, è stato infatti riconosciuto un danno grave e permanente da vaccino. «Madre e padre si sono subito attivati, inviando raccomandate all’Ats di competenza per chiedere un consulto specifico che potesse chiarire se sussistesse un rischio legato alla familiarità - spiega l’avvocato –. Non hanno mai ottenuto risposta. Nonostante i solleciti, si è arrivati al momento dell’iscrizione alla scuola materna senza avere alcun chiarimento. Hanno cercato di posticipare il termine delle vaccinazioni per tutelare la figlia da quello che loro reputano un pericolo».

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