Villa di Serio, addio a Cascina rossa
Al suo posto sorgeranno delle villette

Se ne va una delle ultime tracce della vita contadina del paese all’imbocco della Valle Seriana che fino agli anni ’80 si caratterizzava per i frutteti. L’edificio costruito nell’800 ospitava da un secolo l’attività contadina della famiglia Rossi.

Un simbolo della memoria contadina di Villa di Serio, un paese che sino agli inizi degli anni ’80 si caratterizzava per le coltivazioni di vite, di frutta ma anche per l’allevamento dei bachi da seta. Oggi non è più così e uno degli ultimi baluardi rimasti era la Cascina Rossa che sorge a ridosso del fiume vicino alla pista ciclabile. Un’ area verde delimitata dalla collina e dal fiume dove, fino a poco tempo fa, pascolavano mucche e cavalli, tra frutteti e filari di uva.

L’ antico cascinale di fine ottocento della famiglia Rossi verrà demolito, così come le stalle per far posto a una nuovo comparto residenziale su un’ area di 15.400 metri quadri. Un’ operazione urbanistica che consentirà l’ edificabilità di circa 11mila metri cubi, l’ acquisizione da parte del comune di 3 mila metri quadri di verde pubblico, parcheggi e una nuova viabilità.

La famiglia Rossi, contadina da generazioni, ha deciso di chiudere l’attività agricola. Eugenio Rossi, capostipite della famiglia, classe 1924, combattente della seconda guerra mondiale e reduce dal campo di concentramento in Germania, ha dedicato tutto sé stesso alla propria fattoria denominata «Cascina rossa». Sveglia all’ alba, sempre accanto alle mucche e ai cavalli, a curare gli alberi da frutta, aiutato anche dalle figlie Luisa, Mariarosa, Piera e il figlio Pierangelo.

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