Volano le polveri sottili a Bergamo
Che succede se non scenderanno?

Il Pm10 è volato oltre il doppio del consentito: in città ben 111 microgrammi contro 50. E dopo sette giorni scatta il blocco dei veicoli più inquinanti.

Arriva il freddo, e (puntuale) torna in città l’allarme smog. Vuoi per la scarse precipitazioni, vuoi per l’accensione dei termosifoni, a Bergamo tornano a salire le polveri sottili. E i numeri sono allarmanti: l’ultimo monitoraggio, effettuato giovedì da Arpa Lombardia nella centralina di via Garibaldi, indica in ben 111 i microgrammi in media per metro cubo di Pm10 (il particolato tanto inquinante quanto pericoloso per la salute) presenti nell’aria, oltre il doppio del valore limite, fissato a 50. Un dato, questo, salito in maniera preoccupante tra mercoledì (quando comunque i microgrammi erano stati 65, sempre oltre la soglia) e giovedì, dopo quattro giorni nella norma.

Non va meglio in via Meucci dove la centralina ha rilevato 97 microgrammi di polveri sottili per metro cubo e nel resto della provincia: a Dalmine e Filago i valori sono il doppio di quelli consentiti e a Lallio e Osio Sotto sono rispettivamente di 95 e 98 microgrammi per metro cubo. Ora non resta che sperare nell’arrivo della pioggia: le precipitazioni previste nei prossimi giorni dovrebbe riportare i valori di Pm10 al di sotto della soglia d’allarme.

Ma il condizionale è d’obbligo. Altrimenti scatteranno le limitazioni. In base allo schema di protocollo approvato dal Pirellone a inizio ottobre e, in città, recepito da Palafrizzoni con un’apposita ordinanza firmata dal sindaco Giorgio Gori, in caso di superamento del limite giornaliero di Pm10 per sette giorni consecutivi, a partire dal giorno successivo (quindi da venerdì prossimo) entrerà in vigore anche nei weekend il blocco alla circolazione (già ad oggi previsto nei giorni infrasettimanali) per gli autoveicoli a benzina Euro 0 e Diesel Euro 0, 1 e 2. Stop anche ai Diesel Euro 3 non dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato.

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