Voucher, ricetta Ascom per le imprese
«Utilizzare un part time più flessibile»

Piaccia o non piaccia, dall’1 gennaio dell’anno prossimo l’utilizzo dei voucher non sarà più possibile. Chi ne ha fatto scorta, potrà usufruirne fino al 31 dicembre 2017. Altrimenti nulla. Con lo spauracchio del lavoro nero che torna ad affacciarsi.

Ecco allora che Ascom Bergamo lancia una proposta e contestualmente un appello ai sindacati. Perché, per concretizzarla, serve un accordo sindacale. Basta piangerci addosso: sintetizzando, è questo il pensiero di Enrico Betti, responsabile politiche del lavoro di Ascom. Un funzionario, tra l’altro, che con i voucher non è mai stato tenero. Volendo essere pragmatici, un’alternativa ai voucher potrebbe venire da una rivisitazione del part time. «Oggi i contratti nazionali del commercio e del turismo prevedono che non possano essere stipulati part time inferiori rispettivamente alle 16 e alle 15 ore settimanali», spiega Betti. Allora «perché non discutere di una possibile intesa territoriale in deroga al contratto nazionale in cui applicare un part time anche solo di quattro ore frazionabili?», si interroga il funzionario Ascom. Mettendo da parte il capitolo quattordicesima, cioè senza corrisponderla.

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