Zone rosse, Gori boccia Salvini
«Più poteri ai prefetti? Tutta fuffa»

Zone rosse e poteri straordinari ai prefetti in materia di sicurezza, laddove i sindaci non riescano a far fronte a degrado e illegalità.

Fa discutere l’ultima circolare del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, alle Prefetture (a Bergamo pare non sia ancora arrivata). Se è scontato che il candidato di centrodestra Giacomo Stucchi, leghista, parli di «soluzione azzeccata per avere un ausilio da parte dei prefetti e dare ai cittadini maggiore tranquillità», non lo è che Giorgio Gori non sia del tutto tranchant.

«Le zone rosse – interviene il sindaco Pd, ricandidato –, come i Daspo, possono essere una misura in più per contrastare quei comportamenti non in linea con le regole. Non è vero che non servono a niente, anche se di sicuro non sono sufficienti da sole». Il leader del centrosinistra è però critico con l’impianto complessivo della direttiva del titolare del Viminale: «Più poteri ai prefetti? È tutta fuffa: questi poteri i prefetti ce li hanno già».


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