Muiono a distanza di pochi giorni
Sepolti insieme sul lago di Sarnico

A Sarnico sposi da 63 anni, erano emigrati in Belgio. Il figlio: erano inseparabili, insieme oltre la morte.

Gli ultimi giorni di Agnese Fusini raccontano che c’è - e ce n’è tanta - di vita anche dentro l’Alzheimer. Senz’altro molte cose nella sua mente si erano via via smarrite, ma gli occhi di suo marito no. Non la sua presenza, non la sua costanza. Non i 63 anni vissuti fianco a fianco dopo le nozze in Belgio. Non quelli prima, quando erano ancora giovanissimi fidanzati sul lago d’Iseo. E non gli ultimi tempi, quelli della malattia e della vecchiaia, anche questi insieme, sempre insieme.

Lui, Giovanni Gelmi, condottiero fino ai 92 in tanta salute, adesso era il suo infermiere, era lui a imboccarla, a consolarla, a curarne il corpo e l’anima. Da qualche anno, dopo che Agnese si era malata, avevano deciso di trasferirsi in una casa per anziani. C’erano medici e infermieri, personale, assistenza. Ma Giovanni era tutte queste cose insieme. E molto di più. Un giorno di fine ottobre lei cade e per salvarla cade pure lui. Si rompe un femore, lo operano e il condottiero si avvia sulla strada della guarigione. Ma stavolta non ce la fa. Muore il 30 ottobre. La sua Agnese lo segue nove giorni dopo. Era sabato scorso, l’8 novembre.

«La mamma ha capito e, semplicemente, ha deciso che non voleva più vivere, che qui senza di lui non c’era più posto nemmeno per lei» dice Giovanni, lo stesso nome del papà, l’unico figlio degli sposi. Nato in Belgio, a Liegi dove i Gelmi vivevano più o meno dal 1947, li ha riportati a casa dentro due piccole urne. «Avevano già comprato la tomba insieme a Sarnico vent’anni fa. Certo non avremmo mai pensato che li avremmo seppelliti insieme, lo stesso giorno.

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