Non solo regole: le società espellano razzisti e violenti dagli stadi

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Koulibaly

Mentre il mondo del calcio fa i conti con un altro morto, di cui è bene aspettare informazioni dettagliate dalla questura di Milano prima di commentare, si torna a parlare di razzismo. Il caso del giorno, che toglie il coperchio a una pentola comunque sempre piena, sono i buuu interisti contro il napoletano Koulibay. Reo di essere di colore. La colpa del giocatore? Essere di colore. Lui replica, via social: «Sono orgoglioso del colore della mia pelle. Di essere francese, senegalese, napoletano: uomo». E così stende tutti, mostrandosi anni luce più avanti degli autori dei buuu. Inutile definirli con improperi sempre più pesanti: non cambieremmo di una virgola la sostanza. Lui è un uomo, loro no.