«La classe operaia va in paradiso»
Martedì proiezione al Conca verde

Sono passati quarant’anni dall’esplodere dell’”autunno caldo” del 1969. Furono mesi in cui, in tutti i luoghi di lavoro del Paese, a partire dalle fabbriche, si diffusero le rivendicazioni dei lavoratori per migliori condizioni di vita e di salario. Per ricordare questa data, la Biblioteca “Di Vittorio” della CGIL di Bergamo, la Fondazione Giuliano Zonca della CISL e la Fondazione Anna Kuliscioff della UIL organizzano la proiezione di uno dei film simbolo di quel periodo, “La classe operaia va in Paradiso”, diretto nel 1971 da Elio Petri, con Gian Maria Volontè, Mariangela Melato e Salvo Randone.

L’appuntamento è per martedì 17 novembre, alle 20.45, al cinema Conca Verde di Bergamo. L’ingresso è libero. Ad introdurre la proiezione, che vinse il David di Donatello e Grand Prix (ora Palma d’Oro) per il miglior film al Festival di Cannes nel 1972, saranno, Giuseppe Perico, del Centro studi cinematografici di Bergamo, e Roberto Villa, studente della Facoltà di Lingue dell’Università di Bergamo.

Quello di Petri è il primo film italiano che entra in fabbrica. Ne analizza il sistema e mette a fuoco i rapporti tra uomo e macchina, tra sindacato e nuova sinistra, tra contestazione studentesca e lotte operaie, repressione padronale e progresso tecnologico. Quella dell’”autunno caldo” fu un’onda non improvvisa e legata alle lotte degli studenti nel 1968: la classe operaia italiana passava dal 22% degli attivi del 1951 al 33% del 1971, con un forte aumento delle aziende medie e grandi, aziende fordiste, caratterizzate da catene di montaggio e da ritmi di lavoro massacranti.

La forza che mosse i lavoratori in questa fase fu impressionante, le ore di sciopero nell’industria furono 28 milioni nel 1967, oltre 230 milioni nel 1969.

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