La chiesa di Paderno di Seriate
nel top dell'architettura mondiale

C'è anche un pezzetto di Bergamo nel «Phaidon Atlas dell’architettura mondiale del XXI secolo», il volume che unisce in un solo libro oltre 1.000 dei più rilevanti progetti di architettura realizzati a partire dall’inizio del nuovo millennio. Nella pretigiosa pubblicazione è stata infatti inserita anche la Chiesa realizzata a Paderno di Seriate dall'architetto ticinese Mario Botta.

Sulla scia del successo di The Phaidon Atlas of Contemporary World Architecture, pubblicato da Phaidon nel 2004, il Phaidon Atlas dell’architettura mondiale del XXI secolo è un volume completamente nuovo: nuovi edifici, architetti, immagini, mappe, progetti e disegni rispecchiano l’esplosione di creatività e gli sviluppi dell’architettura mondiale a partire dagli esordi del XXI secolo fino ai giorni nostri.

Considerato il successo del The Phaidon Atlas of Contemporary World Architecture, che ha visto oltre 10.000 copie vendute nella sola Italia, Phaidon ha scelto di proporre il Phaidon Atlas dell’architettura mondiale del XXI secolo in edizione italiana. Il nuovo Atlas raccoglie un’incredibile varietà di tipologie architettoniche selezionate dalla redazione di Phaidon in collaborazione con una giuria internazionale di esperti: si spazia da piccole case private, caffè, enoteche a musei, aeroporti e ambasciate. Gli oltre mille edifici, suddivisi in 6 regioni continentali (Oceania, Asia, Europa, Africa, Nord America e Sud America), sono ampiamente illustrati da 5.500 fotografie a colori e disegni progettuali. L’inserimento delle coordinate geografiche permette inoltre al lettore di individuare gli edifici utilizzando Google Earth attraverso il sito http://www.phaidon.com/21stcenturyatlas/

Aprono il volume quattro carte geografiche del mondo che, alla luce dei dati raccolti e rielaborati dalla London School of Economics, offrono una panoramica senza uguali sulle tendenze e i cambiamenti del mondo dell’architettura. La prima mappa mostra le connessioni geografiche tra gli architetti e i loro progetti; la seconda mette in relazione i progetti raccolti nell’Atlas con la densità di popolazione; la terza si focalizza sulla relazione tra impatto ambientale e cambiamenti climatici; la quarta ed ultima analizza il rapporto tra la spesa in nuove costruzioni e il reddito pro capite di ogni nazione. Gli esaustivi indici finali permettono invece un facile incrocio e paragone di dati, mentre per ogni progetto sono fornite informazioni dettagliate su tutti i dati costruttivi. E’ così facile divertirsi individuando per esempio l’edificio più costoso pubblicato nel nuovo Atlas: Il Terminal 5 dell’aeroporto di Heathrow a Londra, progettato da Richard Rogers per una spesa totale di 4,3 bilioni di sterline. Il più economico è invece il Community Learning Centre Saba di Eko Prawoto a Biak, in Indonesia, costato la modica cifra di 3.430 sterline. L’edificio più grande è il Beijing Capital Airport di Foster and Partners, 1.300.000 metri quadrati, mentre il più piccolo è il Too Tall Teahouse di Terunobu Fujimori, in Giappone, per un totale di soli 6,24 metri quadrati.

I lavori di architetti di fama internazionale, come Norman Foster, Kengo Kuma, Tadao Ando e Stephen Holl, sono affiancati da edifici di architetti emergenti, come Heatherwick (UK), TNA (Giappone) and Not Vital (Svizzera), o di architetti poco noti al di fuori dei confini nazionali, quali Haymid Mbarak Barfid (Yemen), Claudio Vekstein (Argentina) e Nikos Ktenàs (Grecia). Con un’incredibile ricchezza di dati e progetti il Phaidon Atlas dell’architettura mondiale del XXI secolo è un volume di riferimento non solo per il mondo professionale di architetti, studenti e designer, ma anche per tutti coloro che hanno un minimo interesse o curiosità nei confronti del mondo dell’architettura e del design.

L’originale confezione in cartone studiata appositamente per l’edizione italiana, rendono infine il Phaidon Atlas dell’architettura mondiale del XXI secolo un oggetto di design unico nel suo genere.

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