Con «Arteprima» al Donizetti
l'integrazione sul palcoscenico

Martedì 1° dicembre al Teatro Donizetti un puzzle di quindici quadri tratti dai laboratori realizzati durante l'anno da In-Oltre. È il lancio dell'edizione 2010 del festival «Corpo a corpo», mix di teatro, danza e musica, al via in primavera.

Non smarrisce il filo del suo progetto l'associazione In-Oltre, che martedì sera, 1° dicembre, «lancia» al Teatro Donizetti il nuovo formato biennale del suo festival attraverso Arteprima. Lo spettacolo – che assembla i materiali scenici di molti dei laboratori attivati da In-Oltre nel corso dell'anno, con oltre 100 tra disabili e normodotati, tra i quali registi, attori, volontari, studenti, educatori, lavoratori, genitori – assolve così una duplice funzione: presenta il lavoro di In-Oltre e anticipa i contenuti dell'edizione 2010 del festival che, dopo sette edizioni sotto il titolo «Non voglio perdere la maraviglia», muta tema e assume la denominazione di «Corpo ha corpo».

Il nome è nuovo ma il progetto è sempre quello: «Per noi il punto-chiave – ci spiega il vicepresidente Antonio Valenti – è sempre lo stesso, l'integrazione tra disabili e normodotati. Pare un'utopia, ma a certi livelli e condizioni è qualcosa di possibile e molto concreto. L'arte ci aiuta a stabilire un terreno comune, e poi a dimostrarlo attraverso spettacoli come Arteprima o gli appuntamenti del festival».

È qualcosa di connaturato all'arte performativa (teatro, danza e musica): «La scena presuppone una relazione tra persone, e la possibilità di un incontro. È quello che In-Oltre si propone di mostrare attraverso il festival, nella speranza che si possa costruire una società e una comunità a misura d'uomo e di differenza». Il punto sta tutto qui. Fin dalle origini – a prendere l'iniziativa furono la Asl di Bergamo e Teatro Prova, che oggi ha una posizione più defilata – gli obiettivi artistici e civili si sono mescolati, fino ad essere indistinguibili. Un laboratorio teatrale o musicale a cui prendano parte tanto disabili quanto normodotati dimostra che è possibile una relazione: non si tratta di negare le differenze, ma di accettarle, scambiarsi punti di vista e di coscienza, sapere che è possibile trovare un livello (anche minimo) a cui farlo.

Uno spettacolo poi può arrivare a rovesciare i termini dei rapporti (anche di potere) abituali: possono essere gli spettatori normodotati ad imparare qualcosa, e ad essere guidati dai disabili in un'esperienza estetica davvero diversa. Arteprima il titolo gioca con le parole «arte» e «anteprima», per annunciare la prossima edizione completa del nuovo festival ma anche per indicare la priorità dell'approccio artistico – è realizzato in modo di rispecchiare tutto questo. Aggiunge Valenti: «I laboratori che la nostra associazione promuove sono sempre così, misti».

È un'idea che In-Oltre – tra i cui soci figurano Comune e Provincia di Bergamo, Caritas e Diakonia, Consiglio di Rappresentanza dei sindaci – coltiva dall'inizio: «È importante, se crediamo che assistere le persone significhi non escluderle dalla vita sociale. Noi cerchiamo di mescolare anche le generazioni e i gruppi sociali, non solo normodotati e disabili». Così Arteprima porta in scena, in quindici quadri, spezzoni del lavoro condotto, nei diversi laboratori attivati, da collaboratori artistici di In-Oltre come Alberto Salvi di Araucaima Teater, Giusi Marchesi di Teatro Prova, le musicoterapiste Giulia Cremaschi e Simona Colpani. «Il ruolo dei professionisti è cruciale – spiega Valenti – perché assicurano la qualità del percorso e della relazione artistica che si vuole attivare». Un'ultima nota su «Corpo ha corpo». Mentre anticipa il piatto forte del festival, che avverrà in primavera, Arteprima chiude domani la sessione autunnale della manifestzione. Oltre allo spettacolo la cronaca registra infatti, gli scorsi 13-14 novembre, un laboratorio alla Gamec a lato della mostra BadDimension di Aaron Curry e due giornate di convegno all'Università di Bergamo, in collaborazione con la Facoltà di scienze dell'educazione.

Il festival collabora con Gamec, Università, Confcooperative, Fim, Araucaima e Teatro Prova. Inizio ore 20.45. Per informazioni e prenotare: www.inoltre-bg.it o [email protected], tel. 035-2270320 o 2270321

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