Cavernago, Stefano Miceli in un recital

Di origini leccesi, Miceli appartiene di diritto alla scuola napoletana, avendo compiuto gli studi con un allievo del celebre didatta Vincenzo Vitale presso il Conservatorio San Pietro a Majella. In seguito, perfezionandosi con importanti concertisti di fama internazionale, Miceli ha acquisito un respiro tecnico ed interpretativo di più ampia portata, coronato dal diploma presso la Catholic University di Washington D. C. e, nel 2002, dal premio Loyola World Prize decretato dalla Music Foundation di New Orleans.

Stefano Miceli si produrrà in un programma monografico dedicato a Ludwig van Beethoven nel quale si apprezza la scelta pluricentrica dei brani che rivela gli interessi poliedrici del musicista (è anche fondatore e direttore dell’orchestra G. Verdi di Brindisi): due sonate, l’op.13 e l’op.57 seguite dalla versione pianistica della 1° Sinfonia op. 21 rielaborata da Franz Liszt.

Siamo di fronte al Beethoven prima maniera, che sfodera, nelle sonate, una robusta espressività tinta di accenti melodrammatici (da qui i titoli apposti, Patetica per l’op. 13, Appassionata per l’op. 57) inserendola in un contesto formale molto equilibrato; mentre nella sinfonia , pur procedendo nel solco di Haydn, Beethoven fa intravedere quella forza propulsiva che scalpita per scardinare le dimensioni agogiche e dinamiche del tardo sinfonismo settecentesco. La versione di Liszt, pur molto fedele all’originale, è lungi dall’essere mera trascrizione: essa ci fa assaporare, grazie ad una ricchissima tavolozza timbrica scavata sul pianoforte, il lavoro del maestro di Bonn, ed è arricchita da immancabili funambolismi ad effetto atti a conquistare e meravigliare il pubblico.

L’appuntamento è quindi per lunedì 14 aprile, ore 21, presso l’auditorium Bartolomeo Colleoni di Cavernago, via Papa Giovani XXIII, 2 con ingresso libero sino ad esaurimento posti; per informazioni telefonare allo 035/840568.

(10/04/2003)