Branduardi e Moni Ovadia:
il futuro è nella musica e nell'etica

Lunedì mattina si è tenuto al Seminario vescovile il convegno-tavola rotonda «Sorella Terra» che ha avuto come invitati d'onore Angelo Branduardi, protagonista poi in serata al teatro Donizetti del concerto «La Lauda di Francesco», e Moni Ovadia. Presenti anche il vescovo Francesco Beschi, il sindaco Franco Tentorio e il presidente della Provincia Ettore Pirovano.

Davanti a un migliaio di studenti di quinta superiore di vari istituti della provincia (duecento studenti di una scuola non sono arrivati perché hanno sbagliato sede pensando che il convegno si tenesse al Centro Congressi...), il saluto è stato dato da don Francesco Poli, presidente della Cea, Centro di etica ambientale, ente promotore dell'appuntamento.

Il famoso cantautore Branduardi, che potete ascoltare nel video, ha parlato del saldissimo rapporto esistente tra musica e creato. Due le frasi da ricordare: «La storia della musica è la storia dell'uomo» e «La musica aiuta il processo della bellezza nel mondo».

L'altrettanto noto compositore Moni Ovadia ha sottolineato il senso di responsabilità dell'uomo sul creato, l'urgenza del pensare al futuro, ai nostri figli, con senso etico e nel rispetto delle sacre scritture. «Chi non semina futuro è già morto», il suo motto.

L'intervento di Andrea Masullo, ingegnere e docente all'università di Camerino, è stato incentrato sui limiti della scienza e sulla necessità di usare energie rinnovabili per sperare in un futuro sereno.

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