Andar per musica: 26 concerti
con sound folk e note celtiche

«Andar per musica», ventiseiesima edizione: si cambia nella continuità. La linea è quella, ma quest'anno in seno al contenitore s'inserisce per la prima volta una Celtic Connections che ha un sottotitolo programmatico: «Arie popolari geneticamente contaminate».

Il 15 e il 16 luglio al Lazzaretto la Provincia (che patrocina l'intera rassegna, artisticamente allestita dalla GeoMusic) ha fortemente voluto l'incontro tra nostri musicisti e altri campioni dell'area celtica. Così nella prima giornata i suonatori di baghèt (la cornamusa bergamasca), organizzati da Valter Biella nella Bandabordone, si confrontano con Michael McGoldrick, virtuoso irlandese del flauto traverso di legno e della cornamusa.

Il giorno dopo toccherà a Davide Van De Sfroos mettere a confronto il dialetto dei laghé con la lingua gaelica. Prima si esibisce il cantautore del lago di Como, poi sul palco sale la band di Karen Matheson; infine tutti si abbracciano mescolando linguaggi e tradizioni. Sono entrambi progetti originali che si tenterà di far vivere e girare per tutti i paesi di area celtica.

Un festival nel festival, iniziativa che intende gettare le basi di un progetto teso a valorizzare le nostre tradizioni, in un disegno d'incontri con altre realtà musicali e culturali. Prima della due giorni il prologo di «Andar per musica» prevede il concerto del 6 giugno a Seriate – al Cine-teatro Gianandrea Gavazzeni - di Kathryn Tickell con la band. La violinista inglese, ottima suonatrice di northumbian pipes, è ospite immancabile nei dischi di Sting.

Il resto della rassegna conferma la vocazione di base e al tempo gli orientamenti d'apertura delle ultime stagioni. Rimane nutrita la «schiera celtica», con gli irlandesi Kila, Lunasa, Grada e Beoga, gli scozzesi Paul McKenna e Mhairi Hall con le rispettive formazioni, i gallesi Mabon ed il folk singer irlandese Andy White. Ma ampio spazio viene lasciato anche alle altre musiche, ad altre contaminazioni.

Le proposte spaziano dal fado contaminato di Manuel D'Oliveira al rock meticcio dei Tamikrest, originari del Mali; dalla Polonia (Polkaholix) alla Finlandia (Svang), sino alla musica dei Dirtmusic dell'australiano Hugo Race, insieme a Nick Cave, il fondatore dei Bad Seeds. Non manca in cartellone il rock'nroll e lo swing degli inglesi Fabulous Boogie Boys ed il roots rock dell'americano Dave Alvin, che nell'occasione si presenta con il suo gruppo al femminile Guilty Women.

Altro appuntamento con il rock d'autore quello con Willie Nile. Sul piano degli incontri desta attenzione quello tra gli italiani Red Wine - specialisti in musica bluegrass - e il maestro americano Tony Trischka; sul versante del folk italiano e della canzone popolare è imperdibile l'appuntamento con la Banditaliana di Riccardo Tesi, specialista delle piccole fisarmoniche.

Salvo un paio, i concerti sono gratuiti e spesso ambientati in centri della provincia che meritano attenzione anche dal punto di vista turistico. Il cartellone di «Andar per musica» prevede in tutto 26 appuntamenti, confermandosi la rassegna più importante della Bergamasca. La ricerca continua di spazi idonei, in sintonia con le proposte, rimane la caratteristica di fondo di questa rassegna che mezza Europa ci invidia.

 Anche quest'anno, nonostante i morsi della crisi, la qualità delle proposte è alta, ben integrata nei progetti di sviluppo locale e di promozione turistica. Come detto la direzione artistica e la produzione esecutiva sono affidate alla neonata GeoMusic (ex-Frame Events), con il patrocinio della Provincia di Bergamo e la collaborazione dei vari enti coinvolti.
 Ugo Bacci

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