Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Venerdì 02 Luglio 2010
Festival del Cinema d'arte
36 film dal 16 al 24 luglio
Si è tenuta oggi, venerdì 2 luglio, al ristorante da Mimmo in Città Alta, la conferenza stampa della nona edizione del «Festival internazionale del Cinema d'Arte-Premio Le Mura d'Oro», che si terrà nei giardini di piazza Mascheroni dal 16 al 24 luglio 2010 (in caso di pioggia al cineteatro «Tasso» del Seminarino, via Tassis 12, Bergamo).
L'evento vuole essere un'occasione di confronto fra diverse culture e diverse forme espressive: un dialogo continuo in cui arte e cinema si esprimono in varie sfaccettature, diventando protagonisti assoluti di nove serate interamente dedicate a loro.
Trentasei i film selezionati dalla Giuria presieduta anche quest'anno da Vittorio Sgarbi - 12 per il concorso Cinema d'Arte e 24 per Sottoventi - che si alterneranno a numerosi eventi collaterali volti a celebrare l'arte nelle sue molteplici forme d'espressione: perché lo spirito del Festival è proprio questo, cioè offrire una visione completa sull'arte, la cultura e il cinema, senza tralasciare i loro legami con il quotidiano e l'attualità.
Protagonisti d'eccezione saranno i due Award alla Carriera Anna Galiena e Philippe Leroy, che segneranno con la loro presenza l'apertura e la chiusura del Festival. Altra presenza autorevole del mondo del cinema saranno il regista Silvano Agosti (17 luglio), Mario Sesti direttore della sezione Extra del Festival del Cinema di Roma, il regista d'animazione Simone Massi e la Fondazione Cineteca Italiana, che interverranno nella serata dedicata al restauro delle pellicole il 22 luglio.
Ma il Festival sarà anche musica, con la partecipazione di Omar Pedrini e Irene Fargo (17 luglio), Franco De Gemini e Giorgio Gaslini (23 luglio), il gruppo jazz Third Reel (18 luglio). Enzo Sallustro, Direttore Artistico del Festival - romano di adozione ma bergamasco di origine - ha inaugurato la conferenza sottolineando come il Festival, nel corso degli anni, abbia manifestato segni di cambiamento, mantenendo però una continuità di fondo.
Il ruolo fondamentale di questo Festival, secondo Sallustro, è la sua capacità di mettere in dialogo le varie culture, e intercettare la contemporaneità dei prodotti del mondo dell'arte. Le qualità fondamentali che Sallustro ha riconosciuto al Festival sono la sua capacità di muoversi a 360 gradi in ogni ambito della cultura, la grande diversità dei linguaggi artistici che vi partecipano, e il proporsi come una manifestazione destinata a un pubblico vasto ed eterogeneo.
Sallustro ha infine concluso sottolineando l'importanza del gemellaggio culturale che quest'anno il Festival instaura con la Svizzera: un Paese accogliente, importante in molte coproduzioni cinematografiche e che ha dato i natali a personaggi illustri del mondo del cinema.
Massimo Zanello, sottosegretario al Cinema della Regione Lombardia, ha preso la parola ponendo l'accento sull'importanza che il Festival internazionale del Cinema d'Arte di Bergamo riveste per quanto riguarda la distribuzione dei film.
Partendo dalla constatazione che l'attività di «fare cinema» sta prendendo sempre più piede anche fra i giovani, ha fatto notare come la voglia creativa sia spesso ostacolata dalla difficoltà di distribuire i prodotti cinematografici. E, in questo, proprio il Festival bergamasco può essere d'aiuto, garantendo l'inizio di un percorso distributivo alternativo rispetto a quello delle sale cinematografiche e dei palinsesti televisivi.
Zanello ha poi concluso affermando che la Regione Lombardia crede veramente in tutti i Festival che vengono realizzati, e identificando il Festival del Cinema come uno tra i Festival più importanti del nostro territorio.
Quattro sono invece le qualità fondamentali che Gianfranco Ceci, vicesindaco del Comune di Bergamo, ha individuato nel Festival: l'apertura di Bergamo a una manifestazione internazionale, il fatto di svolgersi in una città d'arte che si dedica all'arte, il suo essere una manifestazione di piazza e, infine, il suo essere una manifestazione rivolta a tutti.
Giovanni Milesi, assessore alla Cultura, Spettacoli, Identità e Tradizione della Provincia di Bergamo, ha invece esordito ribadendo l'importanza di considerare il cinema come una vera e propria forma di arte e di comunicazione. Ha poi proseguito sottolineando l'importanza che Bergamo ha sempre avuto nel valorizzare il cinema, importanza testimoniata, fra l'altro, dalla presenza di un centinaio di sale cinematografiche nella provincia.
Daniel Vonrufs, console onorario di Svizzera per la Provincia di Bergamo, ha sottolineato subito il forte legame esistente, ormai da secoli, fra la Svizzera e Bergamo, e si è dichiarato orgoglioso di poter far conoscere, attraverso il gemellaggio culturale promosso dal Festival, alcuni registi e film svizzeri.
Infine, è intervenuto per un saluto Luigi Zuccotti, responsabile dell'Area tecnica della Lombardia Film Commission, che ha evidenziato il forte legame esistente, nel Festival, fra la componente artistica e la componente politica, cooperanti per il migliore svolgimento possibile di questo importante evento culturale.
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