Bergamo, il 17 e 18 settembre
grandi pianisti jazz al Sociale

Non manca certo l'ambizione, al Jazz club Bergamo, che nell'anno di Keith Jarrett – approdato dopo il lontano 1973 con il suo trio nuovamente nella Bergamasca – vara una nuova iniziativa intitolata «I grandi pianisti jazz». Una due giorni al Teatro Sociale di Città Alta, programmata il 17 e 18 settembre, che schiera le teste di serie Antonio Faraò, musicista molto amato dal sodalizio orobico che l'ha ripetutamente proposto al pubblico locale, e un buon strumentista statunitense, David Kikoski, affiancati entrambi da due giovani promesse.

A ben vedere la due giorni sembra soprattutto un omaggio alla formula del trio pianistico jazz, organico che accomuna tutte le proposte in cartellone. Ma, tra i motivi d'interesse della nuova proposta concertistica c'è anche Vittorio Sgarbi, volto noto del sistema mediatico italiano e critico d'arte, politico e molte altre cose ancora, che aprirà la due giorni con una conferenza dal titolo «L'arte, tutt'arte, la musica... le medesime emozioni».

I biglietti per i concerti, che avranno inizio alle ore 21, sono disponibili alla biglietteria del teatro Donizetti fino a giovedì 16 settembre, dalle ore 16 alle ore 19. Inoltre sarà attiva la biglietteria del Teatro Sociale nelle due serate di concerto. Il prezzo dei biglietti per la singola serata è di 25 euro, mentre l'abbonamento alle due serate è di 40 euro (riduzione fino ai 20 anni per la singola serata 20, per le due serate 30 euro).

I biglietti saranno in vendita anche al negozio Dentico Dischi di via Cesare Battisti. Infine, ai soci del Jazz club Bergamo sarà distribuito in omaggio il cd edito nel giugno 2010, I migliori giovani talenti del jazz italiano.

Venendo al dettaglio del programma, dopo la citata apertura affidata a Sgarbi, venerdì 17 settembre si esibirà dapprima il giovane pianista Enzo Danese, napoletano, con Graziano Brufani al contrabbasso e Peppe La Pusata alla batteria. Poi sarà la volta del citato Kikoski, affiancato da una ritmica romana, con Roberto Gatto alla batteria e Dario Deidda al basso. Kikoski, classe 1961, del New Jersey, si è formato al Berklee College of Music all'inizio degli anni Ottanta. Trasferitosi a New York, ha suonato con Roy Haynes, Randy Brecker, Bob Berg e la Mingus Big Band.

Sabato 18 ancora un trio di giovani jazzisti italiani, con il romano Enrico Zanisi che si fregia di un'ottima ritmica, formata da Ettore Fioravanti alla batteria e Pietro Ciancaglini al contrabbasso.

Come detto sarà poi la volta di Antonio Faraò, uno dei pianisti italiani che si è conquistato fama e credibilità attraversando l'Oceano e collaborando con il gotha del jazz internazionale. Sarà a Bergamo in questa occasione con un nuova e interessante ritmica che schiera al contrabbasso Darryl Hall e il batterista Guido May.

Hall, impostosi dalla seconda metà dello scorso decennio, musicista dai notevoli talenti, ha suonato con Hank Jones, Tom Harrell, Dianne Reeves ed è stato chiamato dal fenomenale bassista Christian McBride per suonare nella sua big band. È stato membro delle formazioni della pianista Geri Allen e del vibrafonista Stefon Harris. Il tedesco Guido May vanta a sua volta collaborazioni prestigiose con Diana Krall, Claudio Roditi, Bob Berg, Bireli Lagrene, Kenny Wheeler, Johnny Griffin.

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