Casazza, al Museo Val Cavallina
il Silence Teatro per «in Printing»

Venerdì 24 settembre alle ore 21,00 presso il Museo Val Cavallina a Casazza con lo spettacolo “FiguraAzione” si aprirà la mostra” in Printing” che resterà aperta fino al 27 c.m. ”in Printing”, sottotitolo: “materiali e stampa sulla valle cavallina prima dell'avvento del computer”, si articolerà con l'esposizione di materiali a stampa che riguardano la valle cavallina dagli anni 60 in avanti, ( non mancherà neppure qualche esemplare ancora più datato) e saranno divisi per modalità di produzione: volantini, ciclostilati, testi scritti a mano e a macchina, piccole pubblicazioni nonché materiali d'uso come penna e calamaio, macchine da scrivere, ciclostile. Tutti i documenti, rigorosamente originali, costituiranno il cuore della mostra.

Documenti che, dopo la chiusura della mostra, entreranno a far parte dell'archivio del museo e saranno consultabili da parte di studiosi o anche di semplici curiosi. Un appuntamento culturale veramente interessante. Per quelli che son nati prima dell'avvento del computer, sarà un tuffo nel passato, nella memoria individuale e collettiva. Rivedranno in quei documenti, in quei ciclostilati, gli anni della loro giovinezza, nelle ore passate intorno alla rumorosissima macchina, per un volantinaggio a mano e a porta a porta, per divulgare informazioni parrocchiali, ludiche, sociali o politiche. Per i più giovani sarà una lezione di “storia locale” dal vivo. “Memoria” che diventa materiale concreto per riannodare intere generazioni.

Ed è proprio un percorso nella nostra memoria, il tema di“FiguraAzione” l'originale messa in scena da Silence teatro di Lovere. Un percorso teatrale, regista Luigi Pezzotti, che ci riporta alle nostre radici, attraverso odori, rumori, immagini, ricordi, sogni in cui riconosciamo il nostro patrimonio storico-ambientale, ma soprattutto umano, in bilico tra la realtà ed il sogno lasciando alla sensibilità di ogni singolo spettatore il significato interpretativo. Il lavoro viene effettuato dopo aver installato alcune statue nel luogo deputato alla rappresentazione, in modo che le stesse comincino ad innescare un processo di comunicazione, provocando una serie di emozioni e reazioni da parte del pubblico. A coronare lo spettacolo saranno i versi di Cesare Pavese di “Lavorare stanca”.

Antonio Donadio

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