18 anni di Festival Organistico
Il 1° ottobre arriva Jean Guillou

Dal 1° al 29 ottobre è in programma il XVIII Festival Organistico Internazionale Città di Bergamo. Il Festival quest'anno compie 18 anni e diventa quindi maggiorenne: per festeggiare, invita ad inaugurare il nuovissimo organo della Cattedrale il suo «papà spirituale» Jean Guillou, colui che, con la sua arte, ha ispirato la nascita stessa della manifestazione attraverso un pionieristico concerto d'improvvisazione nel lontano 1992.

Il nuovo organo della Cattedrale di Bergamo è stato realizzato dal giovane organaro bergamasco Pietro Corna su un progetto frutto della passione e della tenacia di Don Gilberto Sessantini, organista e sacerdote del tempio vescovile. L'appuntamento è per venerdì 1°ottobre ed è una data da segnarsi in rosso per chiunque desideri capire, anche da neofita, come può essere letteralmente esaltato un organo moderno. Nel ricco programma di Guillou, oltre agli amati Bach e Mozart, brillano tre perle: la ciclopica fantasia Lisztiana su «Ad Nos», l'improvvisazione su tema dato e alcuni estratti da una sua famosa composizione risalente alla fine degli anni ottanta.

Altro appuntamento è in programma venerdì 8 ottobre in Sant'Alessandro della Croce, sul monumentale organo Serassi, con il maestro olandese Jan Raas. Nel programma musiche di raro ascolto, tra cui un brano di Mendelsshon tratto dai famosi manoscritti di Berlino, creduti persi e ritrovati recentemente a Cracovia, ed una proposta veramente inusuale, cioè l'improvvisazione sui temi più popolari di Frédéric Chopin, in occasione del noto anniversario.

Il venerdì successivo, 15 ottobre, nella Chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie, avrà luogo il tradizionale incontro con il vincitore di un importante Concorso Internazionale. Il fenomeno musicale emergente si chiama Jean-Baptiste Dupont, fresco trionfatore a St. Albans nella sezione d'improvvisazione. Il giovane francese presenta un omaggio «trasversale» a Robert Schumann, nel 200° della nascita, di grande interesse musicologico e d'eccezionale difficoltà esecutiva, con l'esecuazione di capisaldi della letteratura sinfonica come la Fantasia su «Wachet auf» di Max Reger ed il travolgente «B.A.C.H.» di Franz Liszt. Nel finale un'altra preziosa sfida estemporanea: le improvvisazioni sui temi dell «Album per la Gioventù» op.68, le semplici melodie, fra le più amate del maestro renano, conosciute da ogni bimbo provetto pianista.

Il quarto appuntamento del Festival, venerdì 22 ottobre, nell'usuale formula interattiva del doppio concerto-conferenza, vedrà esibirsi l'organista italiano Vittorio Zanon in duo con Corrado Colliard, profondo conoscitore, fra i pochi in Europa, del misconosciuto serpentone, uno strumento antesignano del trombone.

Infine, per la chiusura, venerdì 29 ottobre, nella cornice della Basilica di Santa Maria Maggiore, arriverà Hans-Ola Ericsson, il raffinato compositore svedese allievo di Olivier Messiaen e Luigi Nono, eccellente interprete di musiche contemporanee e convinto promulgatore di una loro capillare diffusione presso un pubblico sempre più vasto. Il programma, ricco di notevoli spunti autobiografici, frutto del contatto diretto con grandi personalità del novecento, è impreziosito da una nuova composizione dello stesso Ericsson, che verrà eseguita in prima assoluta mondiale, suggellando in modo magistrale le nostre intenzioni celebrative.

Sempre in ottica commemorativa, da quest'anno parte un'iniziativa scientifico-educativa rivolta soprattutto alle scuole. All'interno di Bergamo Scienza, in collaborazione con l'Accademia Santa Cecilia, saranno proposte delle visite guidate agli organi del Festival.

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