«Bergamo capitale della scienza»
Il Nobel Kendel apre la kermesse

«È passata parola e venire a BergamoScienza è ormai una priorità nella vita accademica internazionale. Non solo per il festival scientifico, che è spettacolare, ma perché i giovani sono coinvolti. Sono felice che mi abbiate invitato, penso che siate la città che fa più di ogni altra al mondo per l'educazione scientifica». Eric Kandel, premio Nobel per la Medicina nel 2000, scopritore di come la memoria si fissa nel cervello attraverso le sinapsi, rende memorabile l'apertura dell'VIII Edizione di BergamoScienza. E, presentato da Edoardo Boncinelli, continua: «Ho avuto nel mio laboratorio più volte scienziati italiani. Voi formate gente straordinaria. Il problema è che poi in Italia non trovano lavoro. Ma chissà che anche da occasioni come questa nascano situazioni diverse e più favorevoli per i giovani».

BergamoScienza apre i battenti e quest'anno per l'avvio della manifestazione le sorprese sono state molte: l'intervento del Nobel Kandel, premiato con una targa d'onore, la miniconferenza della scienziata bergamasca Silvia Giordani che ha mostrato come la scienza rosa sia tosta tanto quanto; il video di saluto mandato dall'astronauta Paolo Nespoli dall'Esa, l'intervento del rappresentante dell'Unesco Mario Scalet che confessa un felice spiazzamento. E poi la premiazione di due, come si è espresso il presidente dell'Associazione BergamoScienza Andrea Moltrasio, «grandi ragazzi degli anni '30»: Roberto Sestini e Emilio Zanett.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 2 ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA