Continua «BergamoScienza»
Ecco gli appuntamenti del 6 ottobre

Proseguono gli incontri di BergamoScienza: nella giornata di mercoledì 6 ottobre si inizia con un incontro alle 10 dal titolo «orientagiovani: il mio futuro e la chimica», riservato alle scuole secondarie nella Sala Oggioni del Centro Congressi volto a stimolare le vocazioni scientifiche e a far conoscere meglio la scienza chimica e la sua industria.

La prima conferenza è invece alle 20.30 nella Sala Curò di piazza Cittadella, in Città Alta. Con Enrico Bassi, Enrico Cairo e Roberto Facoetti del Gruppo Ornitologico Bergamasco si aprlerà di «Chi viene chi va: gli uccelli di fronte alle modifiche ambientali». Da alcuni anni presso il Museo di scienze opera infatti un gruppo ornitologico che sta svolgendo una serie di ricerche sull'avifauna locale. La recente realizzazione dell'atlante ornitologico della città di Bergamo e la meticolosa raccolta di dati in corso in tutta la provincia consentono di valutare, attraverso un confronto con i dati noti per il passato, i cambiamenti dell'avifauna locale in relazione ai mutamenti del territorio. Introduce l'incontro Omar Lodovici del Museo Caffi di Bergamo.

BergamoScienza non è solo seminari e alle 21 è previsto uno spettacolo teatrale in via Acerbis 14 dal titolo «Ilio HR», per la regia di Alberto Salvi.
L'utilizzo di uno spazio scenico non convenzionale, all'interno di un'ex-fabbrica appartenente ormai all'archeologia industriale (Italcementi di Alzano Lombardo, ora spazio ALT) permette l'accostamento dell'elemento teatrale a scienza e tecnologia. Inoltre, sviluppandosi la scena su due piani fisici e interpretativi diversi (i mortali e gli dei), dà vita a un impianto scenografico che, per originalità, risulta esemplificativo della commistione teatro e tecnologia. Ilio HR è uno spettacolo che raccoglie al suo interno il canto corale, la forza esplosiva dei corpi in battaglia, un testo meraviglioso di un'attualità sorprendente e la musica dal vivo, dando vita a una miscela di forte impatto emotivo e suggestivo: l'Iliade di Omero.

Oltre al teatro, anche il cinema e sempre alle 21 ma all'Auditorium di piazza della Libertà sarà proiettato il grande successo «Minority Report» di Steven Spielberg. Ecco la trama: A Washington, nel 2054, da sei anni non avvengono omicidi, da quando John Anderton, capo dell'Unità di intervento pre-crimine, ricorre a tre mutanti chiaroveggenti (precogs) per scongiurare ogni atto delittuoso prima che sia commesso. Si vuole estendere questo metodo all'intero paese, ma Danny Witwer, funzionario del Dipartimento Giustizia, conduce un'inchiesta per sapere se la tecnica sia infallibile. Anderton scopre che, vittima di un complotto, sarà egli stesso a commettere un omicidio fra 36 ore e apprende che un “rapporto di minoranza” sostiene l'esistenza di un margine di errore. Tratto da un racconto breve di Philip K. Dick, il film è un'angosciosa parabola totalitaria sul nostro prossimo futuro, anche se gli elementi eversivi originali sono sostituiti dalla sagacia spielberghiana nel “fare cinema”, dall'uso in parte innovativo dei 480 effetti speciali (in assoluto, il suo film più tecnologico), dalla miriade di citazioni filmiche e letterarie, dalle sue opposizioni binarie (libero arbitrio/predestinazione, visione/cecità, stasi/movimento), dalla competenza luministica di Janusz Kaminski. La macchina spettacolare del film, in ogni caso, non lascia un attimo di tregua.

Gli appuntamenti di mercoledì si concludono con una conferenza alle 21 al Palamonti su «Neurologia e montagna». Oriana Pecchio presidente della Società Italiana di Medicina di Montagna, i neurologi Corrado Angelini  e Guido Giardini - moderati dai medici Gian Celso Agazzi e Antonio Prestini - introdurranno il tema delle alterazioni neurologiche causate dall'alta quota. In particolare si parlerà di modificazioni provocate dalla mancanza di ossigeno in alta quota, dei disturbi del sonno e del sistema nervoso. L'incontro sarà occasione per ricordare il centenario della scomparsa di Angelo Mosso, medico e fisiologo torinese, uno dei primi scienziati a cui si deve la realizzazione di ambulatori medici in alta quota, tra cui la Capanna Margherita sul Monte Rosa, uno dei più alti osservatori fissi al mondo e celebre per gli studi compiuti da vari gruppi di ricercatori italiani e svizzeri.

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