Biodiversità e scoperta del pianeta
Il mercoledì di BergamoScienza

Continuano gli appuntamenti di Bergamo Scienza. Mercoledì 13 ottobre e alle 9.30 si inizia con una visita guidata al Centro di ricerche per le malattie rare, a Ranica. L'appuntamento, riservato alle scuole, si focalizzerà su «Cellule, geni, proteine e malattie: un percorso di ricerca». Si focalizzerà l'attenzione sulle cellule staminali e sul loro impiego in campo sperimentale e clinico. Sarà possibile isolare il Dna da campioni biologici e analizzare le eventuali alterazioni responsabili di malattie. A Ranica, inoltre, si visiterà il Centro di Coordinamento per le Malattie Rare e si potranno osservare le immagini di ricostruzioni tridimensionali di organi e tessuti.

Per le 10 alla sala Curò è invece previsto un documentario dal titolo «Terra: scopriamo il nostro pianeta. Sei gradi possono cambiare il mondo». Grazie a immagini girate nei cinque continenti e a ricostruzioni digitali drammaticamente realistiche, il documentario illustra i gravissimi rischi che incombono sul pianeta e spiega cosa può fare ciascuno di noi per evitare la catastrofe.

Sempre alle 10, ma all'Auditorium di piazza della Libertà l'appuntamento è con la disabilità e il concetto di integrazione. «A vele spiegate! Persone disabili e non sulla rotta dell'integrazione» è il titolo organizzato con l'Associazione In-Oltre che  comprende soggetti istituzionali e no impegnati sul fronte dell'inclusione delle persone con disabilità. Il tempo libero per l'associazione è un'occasione per cercare un confronto tra persone disabili e non e per creare modalità alternative e più autentiche di stare insieme. Per questo In-Oltre si è fatta promotrice di laboratori artistici, eventi teatrali e musicali e soggiorni di vacanza, rivolti non solo alle persone disabili, ma a tutta la cittadinanza e soprattutto ai giovani.
Durante l'incontro saranno presentate delle fotografie scattate in occasione della vacanza «Desiderio di libertà» e commentate dalla viva voce dei protagonisti di queste esperienze, in cui domina la logica del rispetto e della reciproca disponibilità. La mattinata sarà quindi un'occasione di riflessione sul tema del tempo libero nella nostra società inteso come momento vitale per la coesione e la qualità della vita. Relatore è Igor Salomone, socio fondatore dello studio di prassi pedagogica Dedalo, docente di Pedagogia Generale Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano. A introdurre Lucio Moioli dell'Associazione In-Oltre Onlus.

Alle 18, invece, BergamoScienza si sposta all'Accademia di Belle Arti con una conferenza dal titolo «Quando l'arte imita la natura? Riflessioni sulla spirale tra arte, filosofia e scienza». Il pensiero morfologico, da Goethe a D'Arcy Thompson, ha elaborato una riflessione filosofica e scientifica sulla natura e sulla vita cercando di afferrare i processi dinamici di genesi e di formazione delle forme viventi. Il suo approccio, insieme descrittivo e genetico, ha inaugurato quindi un'indagine sul «fare» della natura che suggerisce e stimola un fecondo confronto con i modi di creazione e produzione dell'oggetto artistico.

La giornata si chiude alle 21 al Palamonti, in via Pizzo della Presolana quando si parlerà di «Biodiversità» con l'insegnate Alberto Bonacina e l'introduzione del veterinario Luca Pelliccioli mentre, sempre alle 21,  all'Auditorium di piazza della Libertà sarà proiettato il video «Protein expression Study n. 3: breve viaggio nella cellula». Si tratta di un'esperienza unica messa a disposizione dei ricercatori del Cnr che hanno ricreato in animazione alcuni angoli delle cellule viventi, a partire dai dati scientifici, curando in modo particolare i movimenti e le attività che le nanomacchine molecolari svolgono incessantemente. Nel laboratorio di Visualizzazione Scientifica si lavora per poter osservare in modo diretto quel che succede in un mondo in scala, 10 milioni di volte più piccolo rispetto alla vita reale. Nel filmato ci si avvicina ad una cellula, e man mano che ci si addentra, si possono osservare dettagli sempre più piccoli, fino a guardare le molecole riconoscendo, uno a uno, gli atomi di cui sono composte.

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