La montagna finisce al cinema
Al via «Il grande sentiero»

Si è aperta giovedì 18 novembre «Il grande sentiero», rassegna di film sulla montagna all'auditorium di piazza della Libertà e al Palamonti. Tre giorni di grandi pellicole (corti, documentari, lungometraggi di finzione e film storici) che diventeranno molti di più dato che, quest'anno, alla sua seconda edizione, la rassegna organizzata da Lab 80 e dalla Sezione di Bergamo del Club Alpino Italiano, si sposterà con proiezioni e incontri anche a Nembro (25 novembre, 1 e 16 dicembre) e a Colere (7 dicembre).

Molti i temi toccati dalla rassegna che spazia dal documentario etnografico «Wedding» al ritratto dell'alpinista Christophe Profit, ripreso durante la sua salita al versante ovest dei Dru, fino ad «Happy Valley», resoconto di un viaggio sull'altopiano cinese a 3.000 metri, nella provincia dello Yunnan.
Tutti film che, insieme ad altri, passeranno durante la prima giornata di proiezioni.

Nei giorni successivi, da segnalare «Nord» di Rune Denstand Langlo e dell'epocale «La tragedia del Pizzo Palù» (1929) di Georg Wilhelm Pabst. Il primo è una sorta di road movie tra i ghiacci e le nevi della Norvegia, il secondo è il film che Quentin Tarantino, in «Bastardi senza glori» immagina sia proiettato nella sala cinematografica parigina dove si consuma l'epilogo di quel film.  Da citare anche il piccolo omaggio a un importante regista amante della montagna e della vita in montagna, lo svizzero Urs Frey, autore di piccoli autentici gioielli, racconti lucidi e consapevoli in cui i personaggi sono ritratti con attenzione e coinvolgimento. In collaborazione con la Radiotelevisione svizzera sarà proposta una selezione di tre opere del regista svizzero: «La scola da Soi» (La scuola di Soglio), «L'è uscìa» e «Revoluziun» (Rivoluzione)». Tra le chicche di questa edizione anche la proiezione di brevi filmati dalla collezione del Progetto Cinescatti, filmati realizzati da amatori e cineoperatori locali.