Mura venete patrimonio dell'Unesco
Convegno sulla candidatura di Bergamo

Lunedì 6 e martedì 7 dicembre 2010 la città di Bergamo ospiterà il Workshop internazionale «Terra di San Marco, da Bergamo al Mediterraneo». Durante il convegno sarà presentato e discusso il Progetto di candidatura del sito seriale transnazionale «Le opere di difesa veneziane tra XVI e XVIII secolo nel Mediterraneo» per l'iscrizione nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco.

Soggetto promotore e capofila del Progetto è la Città di Bergamo che, sotto l'indirizzo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac) e con l'affiancamento dell'Istituto superiore sui sistemi territoriali per l'Innovazione di Torino (SiTI), si propone di formare una rete di partner selezionati tra i Paesi storicamente legati alla città di Venezia.

Oltre all'Italia sono coinvolti Cipro, Croazia e Grecia, un tempo appartenenti alla Repubblica Serenissima di San Marco, con le loro città fortificate. La Giunta comunale di Bergamo ha deciso di sottoscrivere un protocollo d'intesa con gli Enti e i soggetti maggiormente rappresentativi del territorio (Provincia di Bergamo, Università degli Studi di Bergamo, Camera di Commercio Industria e Artigianato di Bergamo, Sacbo, Società per l'Aeroporto Civile di Bergamo Orio, e la Fondazione «Bergamo nella Storia») per costituire un Comitato promotore, il cui obiettivo è quello di sostenere, anche finanziariamente, le attività finalizzate alla proposta della candidatura.

Oltre a docenti universitari, storici ed esperti di fama internazionale, parteciperanno all'evento i rappresentanti dei Ministeri della Cultura italiani, croati, greci e ciprioti, i rappresentanti dell'Ufficio Patrimonio Mondiale dell'Unesco e del SiTi e i rappresentanti delle città coinvolte.

«La Città di Bergamo - afferma il sindaco di Bergamo, Franco Tentorio - è perfettamente consapevole dell'importanza culturale, turistica e quindi economica di un riconoscimento da parte dell'Unesco, sia per il nostro territorio, sia per gli altri tre Paesi coinvolti in questa ambiziosa iniziativa. Ecco perché, in considerazione anche della complessità del progetto, si è ritenuto opportuno avviare un confronto con tutti i soggetti che possano portare elementi utili alla discussione e alla definizione delle principali linee guida da seguire in futuro».

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