Un minuto con Dante:
i violenti nel Flegetonte

«Un minuto con Dante» prosegue con una nuova webcam del prof. Enzo Noris, che, questa volta, ci fa riflettere su un altro verso di Dante Alighieri: Oh cieca cupidigia e ira folle, che sì ci sproni ne la vita corta, e ne l'etterna poi sì mal c'immolle!

I VIOLENTI NEL FLEGETONTE IF XI, 46 ss.

Ma ficca li occhi a valle, ché s'approccia
la riviera del sangue in la qual bolle
qual che per violenza in altrui noccia».

Oh cieca cupidigia e ira folle,
che sì ci sproni ne la vita corta,
e ne l'etterna poi sì mal c'immolle!

Dante e Virgilio, lasciate le tombe degli eretici, giungono ad una scarpata prodottasi il giorno della morte di Cristo, quando la terra tremò generando questa ruina pietrosa. In fondo alla scarpata ecco il Minotauro, demone mezzo toro e mezzo uomo a guardia del cerchio dei violenti.

L'aspetto mostruoso del Minotauro e il suo atteggiamento di matta bestialità alludono alla componente ferina che a volte prende il sopravvento sulla ragione e trascina gli uomini a compiere i delitti più efferati di cui purtroppo sono così piene le cronache di questi tempi. Superata la vana resistenza del Minotauro, i due giungono alle rive di un fiume di sangue bollente, il Flegetonte, il fiume dell'odio, nel quale sono immersi i violenti contro il prossimo: tiranni, predoni, omicidi immersi a livelli di profondità diversa a seconda della gravità dei loro crimini.

A guardia dei violenti stanno i centauri, creature mitologiche per metà cavalli e per metà uomini, sono armati di arco e frecce e sono pronti ad intervenire. La loro doppia natura, le loro armi e la loro rapidità di intervento ricordano forse le truppe di soldati a cavallo tristemente famose nel medioevo per la loro ferocia e la loro efferatezza. Virgilio chiederà al loro capo, Chirone, di ottenere una scorta indispensabile a guadare il fiume senza danno. Chirone incaricherà Nesso di accompagnare i due pellegrini all'altra riva. Dante salirà in groppa al centauro per non ustionarsi mentre Virgilio seguirà a piedi.

Enzo Noris

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