Sociale, gli Altri Percorsi al via
con Maddalena Crippa e Gaber

Gli Altri Percorsi, edizione 2010-2011, sono ripartiti dal Teatro Sociale con Maddalena Crippa. Un nuovo progetto con La Casa delle Arti, che comprende nove rassegne tra loro correlate: uno spettacolo che combatte il conformismo con l'intelligenza.

Gli Altri Percorsi, edizione 2010-2011, sono ripartiti dal Teatro Sociale con Maddalena Crippa. Un nuovo progetto con La Casa delle Arti, che comprende nove rassegne tra loro correlate: uno spettacolo che combatte il conformismo con l'intelligenza.

Maddalena Crippa ha interpretato E pensare che c'era il pensiero, volgendo per la prima volta al femminile il teatro-canzone di Gaber-Luporini: «Ero dubbiosa, all'inizio. Perché l'opera di Gaber è molto legata alla sua persona, perché ha uno stile molto maschile, perché il pubblico ne ha un ricordo ben vivo».

L'impressione è che la Crippa – una delle migliori attrici italiane, preferita da Peter Stein dopo aver recitato per Strehler, Ronconi e Castri – abbia accettato E pensare che c'era il pensiero proprio per la sfida che comporta: «Oggi si deve salire sul palcoscenico per un motivo ben più profondo che mostrare quanto si è bravi. La gente non aspetta altro: siamo tutti stufi marci della palta che ci sommerge».

La grinta dell'attrice brianzola – che ricordiamo di recente ne I demoni che Stein ha tratto dal romanzo di Dostoevskij – si sposa alla satira malinconica di Gaber. Oggi ce n'è bisogno: «Il teatro è l'ultimo luogo in cui le persone possono sviluppare emozioni e pensieri, nel tempo che ci vuole e insieme agli altri. Questo spettacolo sembra fatto apposta, ed è di un'attualità sconvolgente: d'accordo con Luporini, sono bastati pochi tagli e due sole aggiunte, le canzoni Il dilemma e La presa del potere, quest'ultima riferita ai politici anziché ai tecnocrati».

Info sulla rassegna: www.teatrodonizetti.it, tel. 035-4160678.

© RIPRODUZIONE RISERVATA