Al teatro Donizetti torna Goldoni
Potere alle donne con «la Locandiera»

Dall'11 al 16 gennaio la stagione di prosa del 2011 del teatro Donizetti parte con “la Locandiera”, commedia goldoniana per la regia di Elena Bucci con una nota particolarità: è caratterizzata da svariati e sfaccettati ruoli femminili.

Dall'11 al 16 gennaio la stagione di prosa del 2011 del teatro Donizetti parte con “la Locandiera”, commedia goldoniana per la regia di Elena Bucci con una nota particolarità: è caratterizzata da svariati e sfaccettati ruoli femminili. La storia si incentra sulle vicende di Mirandolina, un'attraente e astuta giovane donna che gestisce a Firenze, con l'aiuto del suo cameriere Fabrizio, una locanda ereditata dal padre.

Elena Bucci, regista dello spettacolo e autrice del progetto insieme a Marco Sgrosso, ci racconta di come si siano «divertiti a metterlo in scena, ritrovando le radici della più lucida commedia all'italiana del Novecento, spiando, attraverso un Goldoni che di certo ne è stato un avido testimone oculare, i segreti dei comici dell'Arte, dei quali sappiamo poco o nulla. Abbiamo provato ad uscire dalla strada comoda della corretta dizione italiana per avventurarci nelle consapevoli sporcature del dialetto, che hanno immediatamente reso più concrete le battute e più vive le situazioni. Di certo, quando scriveva Goldoni, l'italiano era ancora più colorato di ora. Ancora oggi, un'energica rilettura di questo testo ce ne fa comprendere la fortuna e la perplessità del pubblico che lo vide in scena la prima volta. Il suo meccanismo perfetto, che muove a tratti la commozione pur facendola brillare tra le risate, non dà alcuna soluzione, ma pone continue domande. Da una parte vediamo il mondo sicuro del benessere, dall'altro quello rischioso dell'avventura fuori dai canoni, ma entrambi stanno facendo lo stesso viaggio, su una grande nave che scricchiola e sempre più sbanda, sia essa la storia o la vita». Nonostante la sua fama di “riformatore” del teatro, nonostante i suoi inviti a guardarci dalle lusinghe d'amore, Goldoni, volente o nolente, ci consegna un'opera dalla quale traspaiono insieme tutte le umane complesse debolezze e la disperata e anarchica vitalità del mondo della Commedia dell'Arte, «e lo sguardo dell'autore, che pare condannarle o giudicarle, invece le abbraccia quasi silenzioso, con una lacrima di incanto che non vuole scendere né asciugarsi».

Info utili
Inizio ore 20.30, domenica ore 15.30. Ingresso euro 30,80/13,20 (ridotto 24,20/11). Info: www.teatrodonizetti.it, tel. 035-4160678.

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