Ligabue scalda il cuore bergamasco
Concerto live sul filo delle emozioni

Grande successo per Ligabue in concerto al Creberg Teatro di Bergamo mercoledì 16 febbraio. Un concerto live che ha regalato il suo lato migliore solo sotto una luce particolare.

Grande successo per Ligabue in concerto al Creberg Teatro di Bergamo mercoledì 16 febbraio. Un concerto live che ha regalato il suo lato migliore solo sotto una luce particolare. E proprio le luci rappresentano nel nuovo show l'unico aspetto scenico, l'unica nota di colore visivamente destinata a sottolineare le emozioni di ciascun brano, di assecondare i lineamenti e le espressioni che ogni canzone riflette sul volto di chi le canta e di chi le ascolta. Ma questa volta per vedere il volto di chi le canta e le suona non sono necessari megaschermi. Nessun palco faraonico, nessun fondale di decine di metri, nessun orpello. Solo la musica, le luci e le parole, ammorbidite da arrangiamenti unplugged, sottolineate da un appoggio elettrico/elettronico appena percettibile fra chitarre, mandolini, contrabbasso e ritmiche essenziali. Seduti a fronte palco, Luciano, il chitarrista Mel Previte, il bassista Kaveh Rastegar, il tastierista Luciano Luisi e il batterista Michael Urbano mostrano stavolta al pubblico la loro faccia da vicino. E anche la faccia buona del rock nasconde come ogni faccia del mondo i suoi fantasmi, le sue paure, i suoi mostri.

Quelli che popolano l'ultimo album (Quando canterai la tua canzone, La linea sottile e Un colpo all'anima con un inserto di armonica dylaniana) e quelli che avevamo incontrato in precedenza nella produzione del nostro (Vivo morto o X, Certe notti, e la springsteeniana Tra palco e realtà). Inframmezzati da conversazioni, dichiarazioni e chiacchierate che raramente il Liga può fare con il suo pubblico a distanza così ravvicinata. Quasi sottovoce fino alla fine, con il pubblico in visibilio che ha resistito seduto solo per i primi quattro brani e ha cantato tutte le canzoni a memoria. Arrivederci, Mostro!

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