All'ambasciata italiana in Vaticano
in mostra la «Trinità» del Lotto

La commemorazione dei Patti lateranensi e del Concordato che si celebrerà venerdì 18 nell'ambasciata italiana presso la Santa Sede vedrà l'esposizione della «Trinità» di Lotto, di proprietà della parrocchia di Sant'Alessandro della Croce.

La commemorazione dei Patti lateranensi e del Concordato che si celebrerà venerdì 18 febbraio nell'ambasciata italiana presso la Santa Sede a Palazzo Borromeo vedrà anche l'esposizione della «Trinità» di Lorenzo Lotto, olio su tela del 1523, di proprietà della parrocchia di Sant'Alessandro della Croce a Bergamo e custodito nel Museo Bernareggi.

Con la «Trinità» sarà esposta anche la «Santa Lucia» del Maestro dell'Osservanza, tavola quattrocentesca di proprietà della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. «Con l'esposizione di opere d'arte così pregiate - afferma l'ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco, nell'articolo dell'Osservatore Romano intitolato "Il genio artistico celebra l'intesa tra Stato e Chiesa" - si intende sottolineare l'importanza e l'attenzione che viene attribuita alle relazioni con la Santa Sede non solo da parte del Governo, ma della stessa società italiana, soprattutto in quest'anno in cui ricorre il centocinquantesimo anniversario di vita unitaria».

L'ambasciatore, che venerdì farà gli onori di casa al ricevimento a cui parteciperanno Berlusconi, Napolitano e i cardinali Bertone e Bagnasco, esprime inoltre soddisfazione e gratitudine per il fatto che Papa Benedetto XVI ha voluto «definire il 2011 come "l'anno del Giubileo" del nostro Paese».

Il giornale vaticano anticipa, inoltre, il testo che il ministro italiano degli Esteri, Franco Frattini, pronuncerà per l'occasione. «Come più volte sottolineato dal presidente della Repubblica e dallo stesso Santo Padre, la storia e la cultura del nostro Paese sono profondamente segnate dalla presenza e dall'influenza spirituale della Chiesa cattolica, la quale pertanto assume un ruolo di primo piano anche nella rievocazione del suo processo di unificazione», afferma Frattini.

«Vorrei rilevare, in questa occasione che ricorda l'intesa tra Chiesa e Stato, come il nostro Paese, nell'anno in cui celebra il 150° anniversario dell'unità nazionale, può dirsi orgoglioso di considerare la libertà religiosa tra i suoi valori fondanti, parte integrante della nostra identità culturale e ispirazione prioritaria della nostra azione di politica estera».

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