«Io e i Mille» di Antonio Agosta:
la spedizione tra storia e fantasia

In veste di novello garibaldino dei giorni nostri, Antonio Agosta, nato a Palermo ma residente a Bergamo da oltre cinquant'anni, ha voluto riscrivere la spedizione dei Mille attraverso la duplice visione di romanziere e storico.

In veste di novello garibaldino dei giorni nostri, Antonio Agosta, nato a Palermo ma residente a Bergamo da oltre cinquant'anni, ha voluto riscrivere la spedizione dei Mille attraverso la duplice visione di romanziere e storico. Con il volume “Io e i Mille” (Albatros Editore, Roma, euro 12,90) Agosta, imprenditore con un piede nella letteratura, racconta le gesta di Garibaldi e dei suoi garibaldini con la fantasia di un ipotetico cronista con camicia rossa, partecipe della gloriosa spedizione, alternata alla lucidità dello storico contemporaneo animato dalla volontà di comprendere l'esatta maturazione del successo che determinò la cacciata dei Borboni e l'Unità d'Italia.

Fu esclusivo merito dei Mille oppure nell'impresa intervennero altri fattori? Nei ricordi scolastici sulla famosa e gloriosa spedizione sono rimasti unicamente atti eroici e null'altro, mentre, dopo attente ricerche, il libro di Agosta, con la sua narrativa nitida e scorrevole, fa luce su uno dei momenti cardine della storia di questo Paese.

Grazie all'analisi oggettiva di fatti realmente avvenuti e senza nulla togliere ai nostri eroi, l'autore offre una chiave di lettura su come un momento storico, troppe volte ammantato di mitizzazione generica, abbia presentato una serie di fenomeni politici e sociali che, in certi casi e dopo centocinquanta anni, non vengono ancora focalizzati, come ad esempio il baronato, la mafia, il brigantaggio, la determinante partecipazione degli Inglesi, i loro interessi e, di conseguenza, un insieme di intrighi politici per cacciare i Borboni dal loro regno. Il volume – di grande attualità e scandito con il fascino di un diario di guerra, intervallato da riflessioni storiche molto documentate – è di piacevole lettura, anche perchè gli aspetti storici sono inframezzati da digressioni fantastiche, episodi “non storici” che accadono al garibaldino Antonio Agosta nel lungo viaggio da Quarto a Teano.

La conoscenza diretta dei luoghi descritti, fanno del libro del siculo-orobico Agosta un affresco della Sicilia che era e che è. Antonio Agosta, imprenditore di successo (è titolare della Svelt di Bagnatica, industria leader nel settore delle scale e dei trabattelli), oltre a “Io e i Mille”, ha scritto la fiaba per bambini “Le avventure di Toni lo Spaventapasseri”, la raccolta di poesie “Pensieri su fatti, frivolezze e fantasie”, un'autobiografia “Spago e valigia di cartone”, un romanzo-favola “L'acqua è vita”, il romanzo “L'uomo venuto dal nulla” e il racconto “Vita d'api”.

La presentazione ufficiale del volume è stata fissata per sabato 19 marzo, ore 18, alla Galleria del Libro di via XX Settembre 78, a Bergamo.

Roberto Vitali

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