Alla Gamec si celebra Jurij Gagarin
«L'Eco» ristampa il giornale del '61

Si intitola «Bounty nello spazio» ed è la prima personale di Matteo Rubbi che esporrà alla Gamec da mercoledì 13 aprile. Una mostra sul cosmo in una data storica: il 50° anniversario dell'impresa di Jurij Gagarin che sarà celebrata anche da L'Eco di Bergamo con una ristampa del quotidiano del 1961.

Si intitola «Bounty nello spazio» ed è la prima personale del giovane artista bergamasco Matteo Rubbi che esporrà alla Gamec di Bergamo da mercoledì 13 aprile. Una mostra sul cosmo in una data storica: il 50° anniversario dell'impresa di Jurij Gagarin che sarà celebrata anche da L'Eco di Bergamo con una ristampa del quotidiano del 1961. La stessa ristampa sarà protagonista alla mostra di Matteo Rubbi in Gamec.

Ciascun visitatore della mostra, tra l'altro, riceverà in omaggio una copia di quel giornale che, oltre ad essere in esposizione, sarà distribuita sempre il 13 aprile in diversi bar del centro cittadino, quelli situati lungo il percorso che collega la Gamec alla sede del nostro giornale. I 32 bar in questione esporranno una locandina per segnalare l'iniziativa.

Il titolo della mostra, «Bounty nello spazio», evoca memorie e scenari di viaggio, di esplorazione e di scoperta. Verso quali mondi il suo lavoro si propone di accompagnarci e con quali strumenti? «In qualche modo il titolo, collocando il Bounty nello spazio, vuole già suscitare interrogativi - spiega l'artista Matteo Rubbi -. In effetti la mostra è giocata sui due "mondi" in cui si struttura lo spazio: da un lato quello cosmico e siderale, dall'altro quello subatomico, dell'infinitamente piccolo. Si tratta di due mondi che la fisica considera inconciliabili e che sono fuori dalla portata della nostra esperienza diretta. La mostra apre quindi all'immaginazione, invitando le persone a restituire in assoluta libertà la propria percezione e il punto di vista dell'uomo su ciò che per la fisica è impossibile dimostrare e toccare con mano».

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