La biografia di Giovanni Paolo II
Riccardi la presenta alla Cisl

Venerdì 6 maggio, alle 17, nella Sala Riformisti della Cisl di Bergamo, si terrà l'incontro con Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di S. Egidio e autore del volume «Giovanni Paolo II. La biografia» (Ed. San Paolo).

Venerdì 6 maggio, alle 17, presso la Sala Riformisti della Cisl di Bergamo, in via Carnovali 88, si terrà l'incontro con Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di S. Egidio e autore del volume «Giovanni Paolo II. La biografia» (Edizioni San Paolo). Ne parleranno con lui Mario Fiorendi (Presidente della Fondazione Zonca), Savino Pezzotta (Parlamentare), Ettore Ongis (Direttore L'Eco di Bergamo) Mons. Davide Pelucchi (Vicario vescovile) e Ferdinando Piccinini (Segretario Generale della CISL di Bergamo), cui sono affidate le conclusioni. Coordina il dibattito Marco Roncalli, saggista e presidente della Fondazione Giovanni XXIII.

Nel libro di Riccardi, in diciotto capitoli è ripercorsa la formazione religiosa, culturale e politica di Wojtyla nella sua terra natale, “prete intellettuale, giovane, con molte energie…”; la prima parte del pontificato fino alla caduta del muro di Berlino nel novembre del 1989; la preparazione del Giubileo del 2000 e infine gli ultimi anni del magistero pontificio di Giovanni Paolo II.

Mentre “la gente si è radunata in piazza San Pietro” il Santo Padre si spegne la sera del 2 aprile 2005. Wojtyla muore così com'è vissuto “sempre in mezzo alla gente”, di fronte “alla piazza gremita e coinvolta”. Un volume ricco di fonti e spunti inediti dove la figura di Giovanni Paolo II si sviluppa attraverso diversi aspetti, nei quali emerge quello geopolitico (“ha operato su scenari differenti, dalla Polonia a Roma e al mondo intero”).

Per la stesura della biografia l'autore, che in passato ha collaborato con il Papa per iniziative importanti come nel 1986 l'incontro interreligioso ad Assisi, si è valso del “significativo colloquio” con Benedetto XVI e della preziosa testimonianza del segretario personale di papa Wojtyla, cardinale Stanislaw Dziwisz.

“Il pontificato di Giovanni Paolo II – scrive Riccardi - è stato quello di un carismatico, di un papa che ha esercitato il suo ministero in maniera carismatica. Ha occupato l'ultimo quarto del Novecento fino a giungere al nuovo secolo”. Giovanni Paolo II, protagonista per più di un quarto di secolo sulla scena mondiale, è stato definito il papa slavo, colui che ha dato il colpo di grazia all'Unione Sovietica e al suo impero, l'uomo del secolo. Più semplicemente, egli riteneva di aver ricevuto il compito di introdurre la Chiesa nel nuovo millennio. Questo era il senso del suo viaggio condotto, secondo la sua convinzione, dal filo invisibile della Provvidenza. Questa guida nascosta l'aveva sottratto alla guerra e alle deportazioni di cui erano caduti vittima tanti suoi compagni; l'aveva chiamato alla vita sacerdotale; l'aveva scelto come vescovo e come papa. Ancora nel 1981 questo scudo di grazia l'aveva protetto in occasione dell'attentato in piazza San Pietro.

Una volta ristabilito, Giovanni Paolo II ampliò ulteriormente il suo raggio d'azione. Al servizio della Chiesa cattolica, egli si impegnò a favorire l'unione tra i cristiani, l'amicizia con l'ebraismo, il dialogo tra le religioni, la pace nel mondo. Al termine della sua vita, consumato dalla dedizione, commosse il mondo con la sua sofferenza. L'opera di Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di S. Egidio che conobbe e collaborò a lungo con il papa polacco, è la prima vera biografa scritta su base scientifica e testimoniale di un papa che ancora vive nel ricordo di credenti e non credenti.

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