Medici a teatro: commedia a favore dei malati di cuore

Medici a teatro: commedia a favore dei malati di cuoreL’8 maggio al Teatro Donizetti un gruppo di medici dei Riuniti mette in scena una commedia teatrale. Il ricavato sarà devoluto al Progetto Bergamo Vita

Sabato 8 maggio alle 21 al Teatro Donizetti di Bergamo, la compagnia teatrale «Teatro Detestabile di Bergamo», costituita da volontari e medici degli Ospedali Riuniti di Bergamo che si esibiscono per raccogliere fondi a scopo benefico, metterà in scena la commedia in tre atti dal titolo «La Bergamella».

La serata fa parte del progetto «La defibrillazione precoce sul territorio: un problema di civiltà», che da tempo sostiene la causa della Onlus «Bergamo Vita» nell’informare e sostenere coloro che soffrono di problemi cardiaci e i loro soccorritori.

Obiettivo del Progetto Bergamo Vita è di distribuire a personale abilitato il maggior numero possibile di defibrillatori automatici sul territorio della provincia di Bergamo per poter soccorrere in pochi minuti le persone colpite da collasso cardiaco. Ogni anno una persona su 1000 può morire improvvisamente a causa della fibrillazione ventricolare, un’alterazione elettrica del cuore che può essere curata dalla defibrillazione, unica cura efficace per interrompere l’attività scoordinata del cuore e ripristinare un ritmo vitale. Il defibrillatore semiautomatico (Dae) è uno strumento sicuro e di facile uso che permette di salvare una vita umana.

Il ricavato della serata sarà quindi messo a disposizione per l’acquisto di nuovi defibrillatori semiautomatici da dislocare sulle nuove ambulanze con volontari di soccorso.

Lo scorso anno la compagnia teatrale aveva consentito al Pronto Soccorso dei Riuniti di installare 34 nuove postazioni Dae in tutto il territorio della provincia.

Informazioni utili

Il costo del biglietto d’ingresso è di 20 euro per i posti in platea e di 25 euro per i palchi. Dal lunedì al venerdì dalle 13.30 alle 20 sarà possibile acquistarli in prevendita presso la stessa biglietteria del Teatro Donizetti.

(20/04/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA