Clusone Jazz: sette concerti
Finale col Ravi Coltrane Quartet

Il 31° Clusone Jazz Festival sta per finire, ma per gli appassionati ci sono ancora setta concerti da seguire. Ecco il programma dettagliato della manifestazione, dal 22 al 24 luglio, e il gran finale con l'atteso concerto del Ravi Coltrane Quartet.

Il gran finale del 31° Clusone Jazz Festival inizia venerdì 22 luglio alle 21.30 a Clusone in Piazza dell'Orologio con la produzione originale Sides - a tale of images and sounds del gruppo Stefano Pastor Jazz - Poetry connection, che vede protagonisti Stefano Pastor (violino e voce), Steve Waterman (tromba), George Haslam (sax baritono), Silvia Bolognesi (contrabbasso), Ken Filiano (contrabbasso) ed Erika Dagnino (poesia e voce).

Stefano Pastor, uno dei musicisti più prestigiosi e significativi della scena musicale italiana, dapprima in ambito classico e poi in quello della ricerca e dell'improvvisazione jazz, nel 2010 ha vinto il Top Jazz, il più importante referendum annuale della critica jazz italiana. Pastor presenta il progetto come una “connessione naturale tra poesia e musica, due arti con affinità profonda e connaturata, manifestazioni di un'espressione analoga attraverso il suono, il ritmo, la consonanza”.

Sabato 23 luglio alle ore 18.00 si potrà ascoltare presso il MAT-Museo Arte Tempo di Clusone il duo Falzone-Dalla Porta.
Dopo aver collaborato insieme a numerosi, interessanti progetti con altri musicisti, Giovanni Falzone (tromba) e Paolino Dalla Porta (contrabbasso) stanno portando avanti, negli ultimi anni, questa proposta in coppia, che non poteva non essere avvincente, venendo da uno dei migliori contrabbassisti del jazz europeo e da un grande e riconosciuto talento della tromba. Entrambi dotati di notevole personalità, riescono ad amalgamarsi e completarsi, pur mantenendo spazi in solo in cui ognuno possa esprimere liberamente la propria sensibilità, le proprie capacità tecniche e, soprattutto, la propria voglia di esplorare, anche rischiosamente, mondi e temi musicali nuovi.

Sempre sabato 23 luglio al Teatro Mons. Tomasini di Clusone si terrà il doppio concerto che vedrà protagonisti dalle ore 21.30 l'Eric Boeren quartet in Play music of Ornette Coleman e, a seguire, Enten Eller guest J. Girotto - Ecuba.

Eric Boeren (cornetta), trombettista e compositore olandese, ha creato l'Eric Boeren quartet - con Michael Moore (alto sax, clarino), Wilbert De Joode (contrabbaso) e Han Bennink (batteria) - facendo riferimento alla musica del primo, fenomenale quartetto di Ornette Coleman dei primi anni '60. Nel corso degli anni il repertorio si è allargato e sono stati aggiunti anche molti brani originali di Boeren, che richiamano lo spirito di Ornette, nel senso della melodia e della libertà,  ma mantengono anche un tocco tipicamente olandese. Naturalmente l'approccio del quartetto alle varie composizioni e ai bellissimi temi ornettiani è molto personale e lascia notevole spazio all'improvvisazione di ogni musicista, pur mantenendo una visione collettiva.

Un nome molto suggestivo, Enten Eller, dall'opera forse più profonda di Kierkegaard, per uno dei quartetti più interessanti e stabili, sulla scena da vent'anni, con un'identità sempre più definita dalla costante ricerca su scrittura, interazione e improvvisazione. L'organico si regge in primo luogo su Massimo Barbiero (batteria e percussioni) e Maurizio Brunod (chitarra), fondatori del gruppo. Ci sono poi Alberto Mandarini (tromba e flicorno), apprezzato tra i migliori giovani solisti italiani, e Giovanni Maier (contrabbasso), uno dei contrabbassisti di punta della nuova scena europea. Il gruppo è aperto alla collaborazione di molti musicisti della scena creativa internazionale, tra cui Javier Girotto (sax soprano, flauto), musicista italo-argentino dalle molteplici esperienze, collaborazioni, progetti originali, sempre di alta qualità e notevoli riconoscimenti di critica e di pubblico.

Domenica 24 luglio alle ore 18.00 presso la Casa Museo Fantoni di Rovetta si esibiranno Bebo Ferra (chitarra) e Javier Girotto (sax soprano, baritono, flauti). I due musicisti sono in grande sintonia da alcuni anni, e sono entrambi amanti delle contaminazioni: tra Sardegna, Argentina e Milano, tra jazz, tango, musica popolare e modale, tra meditazione ed energia. Ferra sa scavare e scomporre ogni potenzialità della chitarra, mentre Jirotto alterna soprano, baritono, clarinetto basso e vari flauti dell' America del sud; entrambi caratterizzati da uno stile riconoscibile e da un'evidente talento e gusto per l'improvvisazione.

Alle ore 21.30 si torna al Teatro Mons. Tomasini con Fabrizio Puglisi (pianoforte), Ernst Glerum (contrabbasso) e Han Bennink (batteria). Il trio proposto è in apparenza tra i più classici del jazz, ma la notevole personalità di ogni musicista contribuisce a farne un gruppo davvero particolare e di forte impatto. Han Bennink, leggendario batterista olandese, Fabrizio Puglisi, tra i più interessanti pianisti della scena europea, Ernst Glerum, brillante contrabbassista olandese con varie esperienze in Italia, sanno amalgamarsi e incastrarsi senza mai reprimere il flusso dell'improvvisazione di ciascuno. Grande senso del ritmo e swing caratterizzano lo sviluppo di intuizioni e temi, in un crescendo di tensione e di varietà armoniche.

A concludere la serata, sempre al Teatro Mons Tomasini, sarà l'atteso Ravi Coltrane Quartet con Ravi Coltrane (sax tenore e alto), Luis Perdomo (pianoforte), Drew Gress (contrabbasso), E.J. Strickland (batteria).
Grande privilegio essere figlio di John e Alice Coltrane, ma anche enorme responsabilità, passo dopo passo Ravi ha saputo trovare la propria strada musicale attraverso lo studio del sassofono (tenore e soprano) e del clarinetto. In seguito ha sperimentato l'esperienza con il memorabile gruppo MBase di Steve Coleman, le collaborazioni con nomi storici, tra cui Elvin Jones, McCoy Tyner, Pharoah Sanders, Santana, Marsalis e Hancock, e nel 2005 è stato nominato ai Grammy con il quarto album In Flux, che testimonia la maturità raggiunta, come musicista e compositore.
La musica di Ravi Coltrane riesce a fondere atmosfere molto liriche e fresche, momenti incalzanti e densi di passione, e le frasi brevi e secche del bop. Il quartetto con cui il sassofonista si esibisce include il pianista Luis Perdomo, il contrabbassista Drew Gress e il batterista E.J. Strickland, prestigiosi compagni di tutti gli ultimi progetti.

Termina così il 31° Clusone Jazz Festival, ma senza dimenticare che il 4 settembre verrà riproposto al Roccolo di Giannino, sul Monte San Lucio di Clusone il concerto dell' Archimia String Quartet, saltato la scorsa settimana a causa del maltempo. Il progetto del gruppo nasce dall'idea di quattro musicisti di formazione classica - Serafino Tedesi (violino), Paolo Costanzo (violino), Matteo Soldà (viola) e Andrea Anzalone (violoncello) col desiderio comune di esplorare nuove sonorità e nuove possibilità musicali. Un quartetto di archi che mescola musica classica, pop, rock,world music, hard rock e  jazz, in un percorso che copre oltre tre secoli di linguaggi musicali.
 Il programma del concerto prevede una rassegna del loro repertorio più innovativo.

Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito, ad eccezione dei concerti che si terranno al Teatro Mons. Tomasini  il 23 e 24 luglio, per i quali l'ingresso singolo per i due concerti di ogni serata è di € 15,00.
In caso di maltempo, per i concerti all'aperto, è previsto uno spazio alternativo al chiuso.

Informazioni e prevendite:
Clusone Jazz Promotion 0346.23823 oppure [email protected].

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