Danza, che grande passione
È un fiorire di corsi e tendenze

Scuole, corsi, lezioni. Dai cartelloni affissi un po' in tutta la città ammiccano ballerine vestite di tulle bianco, oppure fasciate da calzamaglie e body colorati, o ancora coppie di danzatori impegnati in un passo di tango, o di salsa, o di qualunque altro tipo di ballo latino americano.

È davvero un'offerta variegata quella che ogni anno viene proposta da scuole, associazioni, palestre, e chi più ne ha più ne metta, a tutti gli appassionati dell'arte tersicorea. La danza, una delle forme artistiche nate con l'uomo, codificata nel tempo in un linguaggio con un alfabeto e una grammatica ben precisi, mai come negli ultimi anni ha conosciuto un fiorire di stili e tendenze nuove, ha percorso strade prima inesplorate, e ancora, ha avvicinato filosofie e mondi lontani.

«Sono sempre di più i giovani e i bambini che si avvicinano al mondo della danza - spiega Alessandra Pagni del Csc Anymore -. Non è del tutto chiaro se sia una scelta più dei genitori o dei bambini che, in effetti, hanno intrinseco il desiderio di muoversi al ritmo della musica».

«Tra le nuove forme di danza stanno emergendo la danza del ventre e quella indiana, mentre si assiste ad un ritorno della danza contemporanea avvicinata sempre di più dagli adulti alla ricerca della propria consapevolezza corporea e della relativa capacità espressiva».

La danza contemporanea è vista anche come una forma artistica con cui, fatti salvi gli elementi di base, si può dare sfogo alla creatività: «Altri stili invece - sottolinea Pagni - non possono prescindere da una tecnica ben precisa che richiede anni di studio prima di raggiungere risultati apprezzabili».

È questo il caso della danza classica, da sempre nell'immaginario di tutti la danza per eccellenza, che richiede sacrificio, dedizione, disciplina e anni di studio prima di vedere dei risultati.

Leggi di più su L'Eco di martedì 25 ottobre