Verdena, doppio album
a gonfie vele e tournée

«Scusa, eravamo persi nei nostri suoni», dichiara Alberto Ferrari. Il cantante dei Verdena, prima di attaccare con l'intervista, chiede al fratello Luca, batteria, e a Roberta Sammarelli, basso, di smettere per un momento di suonare.

«Scusa, eravamo persi nei nostri suoni», dichiara Alberto Ferrari. Il cantante dei Verdena, prima di attaccare con l'intervista, chiede al fratello Luca, batteria, e a Roberta Sammarelli, basso, di smettere per un momento di suonare. La frase di scuse suona intonata con la loro essenza: «alienati» nella creazione musicale, chiusi tra le mura dell'Henhouse studio di Abbazia di Albino, in dialetto la badèa.

Proprio Badèa blues è tra le canzoni che Alberto Ferrari sente cucite addosso più di altre, insieme a Nuova luce e al vecchio Il caos strisciante, durante i live dell'attuale «Wow tour». Perché questa volta il frutto del loro suonare è semplicemente Wow.

Titolo dell'ultimo doppio album, contro le logiche del mercato ha riscosso un tale successo da aggiudicarsi subito il secondo posto in classifica e una ristampa. Alberto è scaramantico ma, scongiuri a parte, sembra che l'esclamazione sia stata di buon augurio, visti le vendite e i concerti quasi sempre sold out.

Stasera, alle 23, al Leoncavallo di Milano, i Verdena terranno l'ultima data lombarda del tour, che il cantante paragona all'immagine di «un puzzle gigantesco. Vedo serate mescolate insieme in una sola. Un bel ricordo dai colori scuri, perché è sempre notte e i camerini sempre senza finestre, ma si sente aria positiva sul palco, perché i pezzi sono più luccicanti del solito e con loro si illumina la sala».

Wow ha spezzato le tinte livide e buie del precedente album Requiem. La voce del gruppo lo ammette, volevano essere più positivi e «la positività vince sempre. Non siamo mai stati scontenti di una tournée, ma dopo anni di silenzio siamo felici di essere ancora vivi. Il bilancio positivo del tour ci ha incoraggiato».

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