Pasquale, il cane che non sa abbaiare
domenica in scena a Ponte San Pietro

Domenica 29 gennaio alle 16,30 al centro polifunzionale «Ufo» di Ponte S Pietro va in scena «Pasquale il cane che non sapeva abbaiare» di Teatro del Vento spettacolo liberamente ispirato ad una delle «Tante storie per giocare» di Gianni Rodari.

Domenica 29 gennaio alle 16,30 al centro polifunzionale «Ufo» di Ponte S Pietro va in scena «Pasquale il cane che non sapeva abbaiare» di Teatro del Vento spettacolo liberamente ispirato ad una delle «Tante storie per giocare» di Gianni Rodari.

Un omaggio a questo scrittore che ha dedicato, anche nella sua esperienza di maestro, molto della sua creatività, al mondo dell'infanzia affrontando temi importanti dagli alti contenuti etici e morali con tanta soavità d'animo tanta voglia di far ridere e sorridere.

Di scena è Swewa Schneider in coppia con un tenero cane di pezza in una calda atmosfera dai sapori casalinghi, insieme raccontano una storia, dedicata al tema dell'affettività: Zia Teresa sta preparando una piccola festa per il compleanno del nipote. Anche il regalo per lui non può mancare, e per l'occasione decide di separarsi da un giocattolo conservato fin dall'infanzia: il cane di pezza Pasquale, bello, morbido dal pelo dorato e gli occhi dolci “Di sicuro gli piacerà questo regalo: un cagnolino per amico. Gli farà compagnia e potrà giocare e di notte dormire al sicuro abbracciato a lui.”

Nell'attesa per l'ultima volta Zia Teresa gioca con il tenero peluche e inventa la sua storia. Pasquale non sapeva abbaiare, non abbaiava perché era un cane di pezza, ma sapeva, col suo sguardo tenero, conquistare il cuore. Amatissimo dai piccoli, questo spettacolo racconta le difficoltà che il mondo ci propone nella sua variegata natura umana, ma che la perseveranza e la pazienza aiutano nella ricerca della soluzione.

Risate, improvvisazione col pubblico, animazione di uno splendido cane di pezza fanno di questo spettacolo qualcosa di particolare. Il progetto teatrale dedicato agli affetti dei bambini è curato da Chiara Magri che firma la regia dello spettacolo. Come di consuetudine alla fine verrà offerta una buona merenda con libri e dolci

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