Benvenuti al Nord. E al Sud
Crescenzo ed Elio, due storie

«Benvenuti al Nord» con Bisio e Siani trionfa al cinema. Ma le loro storie ci sono anche nella realtà. Lo dicono Crescenzo Purcaro da Ariano Irpino per una vita segretario comunale ad Almenno S. B. e quella di Elio Silini: da C. Calepio al Lazio.

Al botteghino è già campione di incassi. «Benvenuti al Nord» della coppia Bisio-Siani, sequel di «Benvenuti al Su», trionfa al cinema. La storia è nota: il meridionale arriva al nord con il suo carico di paure, pregiudizi. E' il trionfo delle stereotipo. Ma in fondo, in fondo è la verita.

Lo raccontano le storie di Crescenzo Purcaro da Ariano Irpino per una vita segretario comunale ad Almenno San Bartolomeo, e quella di Elio Silini, direttore territoriale di un importante istituto di credito italiano che da Castelli Calepio si è trasferito - da solo, senza moglie e figli - a Roma, Latina e Viterbo.

Due storie che i protagonisti raccontano a L'Eco di Bergamo e che fanno un po' sorridere, ma sono al tempo stesso dense di nostalgia, di ricordi, di verità.

Purcaro quando venne a Bergamo fu preso in consegna dal messo comunale di Almenno che lo portò con la moto in trattoria. Alloggiò per cinque anni presso una signora vedova con 5 figli. Ai consigli comunali non sapeva che fare visto che tutti parlvano il dialetto. Voleva tornare a casa, ma un funzionario lo rassicurò: «Ad Almenno si troverà bene». Così è stato. Ad Almenno ha trovato la futura moglie. Si è sposato al sud: ma come testimone di nozze ha voluto il sindaco: «Potà, chi se non lui», dice ridendo.

Elio Silini è da settembre a Roma. Non è profondo sud, ma non è nemmeno vicino. La lontananza della famiglia la avverte, ma a Roma si è subito ambientato. Lui preferisce però la provincia: il Viterbese lo fa sentire a casa.

Teme lo spread, ma anche il dopo partita di Roma-Atalanta o Lazio-Atalanta. Se i nerazzurri perdono son guai: una settimana di sfottò. Intanto ha iniziato a farsi una cultura culinaria romana: ma gli manca tanto la polenta con l'arrosto che la domenica è un must di tante tavole bergamasche.

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