Musica, mostre, esposizioni:
a Nembro c'è Open Ears 2012

Open Ears 2012 propone per domenica 26 febbraio una giornata di musica e arte all'auditorium Modernissimo di Nembro. È un progetto nato da un'idea di Marco Taraddei, volto a sfruttare il magnifico spazio del Modernissimo.

Open Ears 2012 propone per domenica 26 febbraio una giornata di musica e arte all'auditorium Modernissimo di Nembro. È un progetto nato da un'idea di Marco Taraddei, volto a sfruttare il magnifico spazio del Modernissimo.

L'idea di una Giornata in Musica - si legge in un comunicato - è frutto della precisa volontà di offrire una proposta musicale valida che getti uno spiraglio sulle enormi possibilitá della musica improvvisata all'interno del panorama culturale odierno.

Essa trova il suo principale fondamento nella alta qualitá dei suoi protagonisti, tutti quantomeno studenti presso i vari Conservatori della nostra Regione. Si esibiranno in 4 differenti performance, della durata di 60' l'una, intervallate da mostre, esposizioni, aperitivi e degustazioni, allo scopo di favorire in primo luogo la varietà dell'evento, ma anche, e non da ultimo, promuovere il lavoro e l'impegno che questi professionisti mettono quotidianamente a disposizione con l'obiettivo di entrare a far parte a pieno titolo di un mondo complesso come quello dell'arte.

Il nome di punta di questa manifestazione é sicuramente Giovanni Falzone, trombettista, compositore e docente presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano e la New York University Florence, vincitore del titolo di Miglior Disco e Miglior Strumentista ad Ottone secondo i referendum di MusicaJazz per l'anno 2011. Falzone si esibirá con le sue Mosche Elettriche alle ore 22.

Il format dell'intera giornata prevede alle ore 16 la performance del Collettivo RES (Ricerca Euristica del Suono), un fortunato connubio di musicisti appartenenti al triangolo Brescia, Bergamo, Milano che, diretti da Massimiliano Milesi (giovane promessa del sassofonismo bergamasco) offriranno un assaggio di musica improvvisata “diretta”: un direttore, niente parti, e un sistema di segni, per creare Musica (maggiori informazioni sulla pagina facebook “Collettivo Res: Ricerca Euristica del Suono”). RES é: Gabriele Mitelli alla tromba, Gabriele Rubino al clarinetto basso, Filippo Sala e Gionata Giardina alla batteria e percussioni, Marco Rottoli al contrabbasso , Roberto Frassini Moneta al basso elettrico, Eloisa Manera al violino, Marco Taraddei al fagotto, Paolo Lo Polito al sax contralto, Øyvind Svendsen al corno francese. Il Collettivo presenterá inoltre le collaborazioni giá avviate con i Caffé Letterari di Brescia e Bergamo, che comprendono anche corsi di conduction aperti a tutti gli interessati.

Alle ore 17, durante un'ora di pausa e cambio palco, sará consigliata la visione di una mostra fotografica a cura della giovane Alessandra Beltrame, fotografa e videomaker.

Alle 18 si esibiranno i Seven Vibes, formazione guidata da Marco Taraddei. Ideatore dell'evento, Taraddei é un musicista bergamasco che ha studiato presso i Conservatori di Bergamo e Milano. Si é interessato prima alla musica classica approfondendo lo studio del Fagotto e in seguito al Jazz iscrivendosi al Biennio Superiore del Conservatorio “G.Verdi” di Milano. Il suo progetto di tesi, Suite for: Seven Vibes, verrá discusso il 23 di febbraio alle ore 10 presso la Sala Puccini del Conservatorio “G.Verdi” in via Conservatorio, 12. Questo progetto riguarda un percorso di attivazione dei chakra (i centri energetici della medicina orientale, corrispondenti grossomodo alle nostre ghiandole linfatiche, nda) in chiave musicale. I Seven Vibes sono: Kimberly Dhondt alla voce, Davide Panza alla chitarra, Marco Rottoli al contrabbasso, Filippo Sala alla batteria, Massimiliano Milesi ai sax soprano e tenore, Gabriele Mitelli alla tromba e flicorno, Marco Taraddei al sax contralto e fagotto.

Alle 19 un momento di ristoro offerto dalla nuova gestione del Bar dell'Auditorium: Daniele Cumini del nuovo “Barba Lilla”. Daniele é uno studente dell'accademia di Belle Arti di Bergamo, dove sta sviluppando una tesi sulla cucina nell'arte e l'arte nella cucina con uno studio particolare alle esperienze della cucina molecolare di Ferran Adrià oltre che al significato sociale e psicologico che il cibo ha sull'essere umano; sará accompagnato da un'esposizione (con la collaborazione di Mauro Scaini) di opere di 3 artisti bergamaschi, Francesco Betti, Mario Scudeletti e Marco Rossi.

Alle 20 sará il turno del Sestetto di Antonio Fusco, talentuoso batterista, giá nome noto del panorama jazzistico italiano, a presentare, per la prima volta in veste di leader, il disco d'esordio della sua formazione. Suite for Motian rappresenta una rielaborazione dello storico album Waltz for Debby del pianista Bill Evans; con questo progetto Fusco ha conseguito nel luglio 2011 il Diploma Accademico di I livello presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano. Gli altri membri del gruppo saranno Michele Tacchi al basso elettrico, Rino de Patre e Valerio Scrignoli alle chitarre classica ed elettrica, Francesco Chiapperini al sax contralto e clarinetto basso, Marco Taraddei al sax tenore, EWI e fagotto.

Alle 21 la Cantina Sociale Bergamasca sará protagonista di una degustazione di vino accompagnata da alcuni sfiziosi cocktail molecolari (sempre a cura di Daniele Cumini del Barba Lilla).

Alle 22 come detto saranno il momento clou della serata con Giovanni Falzone e le Mosche Elettriche (Michele Tacchi al basso elettrico, Valerio Scrignoli alla chitarra e Riccardo Tosi alla batteria).
 
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