Oriocenter diventa galleria d'arte
Da sabato due dipinti del Ceresa

Bergamo celebra Carlo Ceresa con una grande antologica in programma fino al 24 giugno, negli spazi del Museo Bernareggi e dell'Accademia Carrara - GAMeC. Il percorso cittadino si arricchirà, da sabato 17 marzo, di una suggestiva nuova sezione a Oriocenter.

Bergamo celebra Carlo Ceresa (1609-1679) con una grande antologica in programma fino al 24 giugno, negli spazi del Museo Adriano Bernareggi e dell'Accademia Carrara/GAMeC. Questo percorso cittadino si arricchirà, da sabato 17 marzo, di una suggestiva nuova sezione allestita in una sede inconsueta per questo genere di iniziative: il centro commerciale Oriocenter.

Qui, in un apposito allestimento, si potranno ammirare due oli su tela di Carlo Ceresa mai esposti prima: il Ritratto di gentiluomo e Natività di Gesù adorato dai pastori e san Felice di Cantalice. L'inaugurazione dello spazio espositivo, nella galleria dello shopping center più grande d'Italia, è in programma alle ore 11.

«L'intento - spiega il presidente di Oriocenter, Giancarlo Bassi - è duplice. Essere anzitutto di supporto e "slancio", in termini sia turistici che culturali, all'intero percorso espositivo della mostra. Questo attraverso un "assaggio" delle magnifiche opere così ben raccolte e proposte al pubblico. Un evento eccezionale per la Bergamasca e per la nostra realtà così poliedrica e frequentata da qualcosa come 10,5 milioni di clienti l'anno».

«Gente di ogni età ed etnia, turisti dello shopping e non solo in transito dal vicino aeroporto internazionale da cui, ormai, non si conta più l'andirivieni di persone che durante la settimana e i weekend visitano i nostri 200 punti vendita. Infine, ma non meno importante, quello di proporre l'arte di un tempo in un'era e in un luogo inusuale com'è, di per se, il centro commerciale».

«Oriocenter, infatti, è ormai a tutti gli effetti una parte della città. Viene percepito e vissuto come tale. È tutto, come andiamo dicendo, oltre lo shopping. È un centro aggregativo. È l'altra piazza di Bergamo. E allora perché - ci siamo domandati - non provare a proporre e attrarre con questi due stupendi dipinti chi "vive" il nostro centro commerciale? Sempre più inteso e frequentato come luogo d'incontro, di scambio culturale, e in questo modo anche artistico, suscitando appunto l'interesse di grandi e piccini, appassionati e non, con l'obiettivo di visitare e approfondire la mostra?».

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